Qualità della vita in Abruzzo, Teramo più ricca ma Pescara è la provincia più divertente
Nella classifica nazionale L’Aquila spicca per la salute, Chieti per il basso livello di disagio sociale
PESCARA. Rispettando una tradizione ormai consolidata, Teramo risulta la Provincia dove la qualità della vita è più alta in Abruzzo, considerando un ventaglio di indicatori economici e sociali in tema di lavoro, sicurezza sociale, tenore di vita, criminalità, ambiente, servizi sanitari. Ultima risulta Pescara che è tra le 30 peggiori province in Italia e agli ultimi posti nazionali in tema di ambiente e criminalità. Il primato di Teramo però è relativo, perché nell’indagine del quotidiano economico Italia Oggi Sette in collaborazione con l’università La Sapienza, le province abruzzesi sono nella fascia medio-bassa della classifica italiana: Teramo 61°, L’Aquila 64°, Chieti 68°, Pescara 82°.
Si conferma dunque ancora una volta che per la nostra regione è ancora faticoso convergere con il centro-nord, anche se nella classifica generale, tre delle quattro province guadagnano posizioni, ad eccezione di Pescara che precipita dal 69° all’82° posto.
Va detto comunque che se gli indicatori economici penalizzano l’Abruzzo, non altrettanto fanno quelli più squisitamente sociali. Se insomma il mercato del lavoro, il mondo degli affari, il credito bancario, sono in affanno, vanno molto meglio le cose in tema di sistema sociale e di benessere. In Abruzzo si vive con maggiore tranquillità e più in salute. Mentre Pescara sale in vetta , ponendosi al 15° posto in Italia , quando si tratta di tempo libero e divertimento.
Facendo una ideale classifica delle migliori performance si può dire che se Pescara è la capitale abruzzese del tempo libero, L’Aquila lo è in termini di salute e di assistenza sanitaria, Chieti per l’assenza o la presenza marginale di disagio sociale, Teramo prevale nel tenore di vita ma si difende bene in tema di disagio sociale, salute e tempo libero, e questo le permette di piazzarsi in testa alla classifica abruzzese.
In generale l’Abruzzo deve recuperare terreno in economia, mentre Pescara e Chieti sono chiamate da questa indagine a interrogarsi sulla questione dell’ambiente e soprattutto Pescara su quello della sicurezza.
Passando dall’Abruzzo alle altre regioni, Trento e Bolzano sono ancora in testa alla classifica, Napoli e Imperia agli ultimi posti.
Se Trento e Bolzano confermano il risultato già raggiunto l’anno scorso, la peggiore per quest’anno è una provincia del Nord: Imperia.
Con il Rapporto 2012 si deve anche registrare il peggior risultato dalla prima edizione dell’indagine, in quanto salgono a 61 le province nelle quali la qualità della vita è risultata scarsa o insufficiente. Un risultato che non sorprende vista la crisi che attanaglia famiglie e imprese.
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