Rapinò a mano armata l’ufficio postale di Pescara, individuato e arrestato a Pesaro

6 Febbraio 2025

Si tratta di un 51enne, residente nel Teramano ma di fatto domiciliato a Francavilla al Mare, già noto alle forze dell’ordine, che è stato rintracciato in un albergo dai carabinieri

PESCARA. Individuato e arrestato a Pesaro l’autore della rapina messa a segno lo scorso 20 gennaio nell’ufficio postale di via Luisa D’Annunzio. Si tratta di un 51enne, residente nel Teramano ma di fatto domiciliato a Francavilla al Mare, già noto alle forze dell’ordine, che ieri mattina è stato rintracciato in un albergo dai carabinieri pescaresi, con il supporto del Nor del posto. Portato nel carcere del capoluogo marchigiano, dovrà rispondere di rapina a mano armata. Le indagini proseguono per verificare eventuali collegamenti con altri episodi simili avvenuti nella zona.

L’uomo, con il volto coperto da scaldacollo e cappuccio, dopo aver fatto irruzione armato di coltello aveva preso in ostaggio una cliente in attesa di effettuare un’operazione, costringendo gli operatori dietro al bancone a consegnargli il denaro in cassa. Dopo essersi impossessato della somma era scappato a piedi per le vie limitrofe, in direzione mare, facendo perdere le sue tracce. I militari dell’Arma hanno effettuato accurati rilievi tecnici sul posto e acquisito i video dei sistemi di sorveglianza dell’ufficio postale e di tutte le telecamere presenti nei pressi.

Dall’analisi delle immagini e dalla comparazione delle informazioni con le indicazioni dei testimoni, si è ricostruita la probabile via di fuga. L’analisi del traffico telefonico ha confermato la ricostruzione degli ultimi movimenti del rapinatore, che si era poi allontanato indisturbato in pullman verso il centro di Pescara e da qui, con un passaggio, si era diretto fuori città. In base ai dati del traffico telefonico acquisito, visionando le telecamere lungo l’itinerario si sono riscontrati alcuni connotati fisici dell’uomo che per un attimo si abbassa il cappuccio, tant’è che si intravede una stempiatura e, dopo che si sfila il passamontagna, anche la barba.

Successivamente il bandito viene notato mentre passa a piedi con in mano una busta blu: dalla stempiatura, dal taglio della barba e dalle scarpe si ritiene che possa trattarsi della stessa persona che, per non essere riconosciuta durante il tragitto, aveva intanto provveduto a cambiarsi i vestiti. Un’ulteriore conferma è data dalle telecamere alla fermata dell’autobus. Pertanto il soggetto è stato identificato e la procura ha avanzato una richiesta di misura cautelare al gip di Pescara: emesso, così, un provvedimento cautelare a carico dell’indagato, disponendo il suo trasferimento in carcere per il pericolo di reiterazione del reato.

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