Scoperchiato il tetto per lavori, case allagate
Piove negli appartamenti in un palazzo Ater, le famiglie in pieno disagio.
PESCARA. Hanno scoperchiato un palazzo dell’Ater, in via Lago di Borgiano, a Villa del Fuoco, per smantellare le coperture in eternit. Ma gli operai della ditta che sta eseguendo i lavori hanno lasciato il tetto aperto e la pioggia di questi ultimi tre giorni ha causato danni devastanti nei quattro appartamenti al terzo piano, proprio sotto il solaio interessato dai lavori, per l’acqua che ha invaso le abitazioni ed è penetrata quasi fino a terra nelle mura perimetrali e nei tramezzi.
I residenti hanno dovuto fare ricorso a secchi e stracci per arginare le infiltrazioni e in certi momenti l’acqua che penetrava abbondantemente dai solai.
«Ha piovuto dentro casa, sembrava che il solaio non ci fosse, tanta era l’acqua che entrava», dicono i residenti del palazzo Ater. Gli inquilini hanno protestato, sia con la ditta, che con il Comune e l’Ater, proprietaria delle palazzine. Ieri mattina sono arrivati, dopo essere stati chiamati dai residenti, i vigili del fuoco e i carabinieri, ai quali le famiglie hanno presentato un esposto-denuncia.
«I danni sono notevoli, le mura non si asciugheranno per ora ci hanno rovinato anche i mobili, poltrone e altro», sostengono i residenti. «I vigili del fuoco hanno provveduto a mettere una copertura provvisoria, ma è indecente il modo in cui siamo stati trattati. Neppure in una stalla per animali si sarebbero comportati in questo modo, lasciandoci alla mercè delle intermperie. Eppure», sottolineano i residenti della palazzina, «questo periodo di piogge era previsto da una settimana e avrebbero potuto rinviare il lavoro di qualche giorno. Ma evidentemente per molti siamo cittadini di serie C, che hanno alcun diritto».
«Avremmo voluto far vedere ieri, festa del 2 Giugno, le condizioni delle nostre abitazioni al Presidente della Repubblica, che è molto sensibile al tema della solidarietà nazionale», proseguono i residenti. «Avremmo voluto un suo giudizio su come veniamo trattati».
Scene di panico, perché le famiglie non sapevano dove voltarsi quando l’acqua ha cominciato a invadere gli appartamenti. Poi la paura di vedere la casa devastata, ha lasciato spazio alla rabbia.
«Abbiamo le mura completamente intrise di acqua. Ora farà la muffa e ci saranno tanti batteri: vogliamo vedere quando e come si riparerà questa situazioni», concludono i residenti.
I lavori sono in corso da due mesi nella palazzina al numero civico 16, in via Lago di Borgiano, vicino alla caserma dei carabinieri di Rancitelli. La ditta esecutrice, oltre alla bonifica dell’eternit, sta istallando pannelli assorbenti, sta eseguendo la tinteggiatura e sono state cambiate molte finestre.
L’intervento rientra nel Contratto di quartiere “Urban 2”, che doveva essere attuato nel 2003.
I residenti hanno dovuto fare ricorso a secchi e stracci per arginare le infiltrazioni e in certi momenti l’acqua che penetrava abbondantemente dai solai.
«Ha piovuto dentro casa, sembrava che il solaio non ci fosse, tanta era l’acqua che entrava», dicono i residenti del palazzo Ater. Gli inquilini hanno protestato, sia con la ditta, che con il Comune e l’Ater, proprietaria delle palazzine. Ieri mattina sono arrivati, dopo essere stati chiamati dai residenti, i vigili del fuoco e i carabinieri, ai quali le famiglie hanno presentato un esposto-denuncia.
«I danni sono notevoli, le mura non si asciugheranno per ora ci hanno rovinato anche i mobili, poltrone e altro», sostengono i residenti. «I vigili del fuoco hanno provveduto a mettere una copertura provvisoria, ma è indecente il modo in cui siamo stati trattati. Neppure in una stalla per animali si sarebbero comportati in questo modo, lasciandoci alla mercè delle intermperie. Eppure», sottolineano i residenti della palazzina, «questo periodo di piogge era previsto da una settimana e avrebbero potuto rinviare il lavoro di qualche giorno. Ma evidentemente per molti siamo cittadini di serie C, che hanno alcun diritto».
«Avremmo voluto far vedere ieri, festa del 2 Giugno, le condizioni delle nostre abitazioni al Presidente della Repubblica, che è molto sensibile al tema della solidarietà nazionale», proseguono i residenti. «Avremmo voluto un suo giudizio su come veniamo trattati».
Scene di panico, perché le famiglie non sapevano dove voltarsi quando l’acqua ha cominciato a invadere gli appartamenti. Poi la paura di vedere la casa devastata, ha lasciato spazio alla rabbia.
«Abbiamo le mura completamente intrise di acqua. Ora farà la muffa e ci saranno tanti batteri: vogliamo vedere quando e come si riparerà questa situazioni», concludono i residenti.
I lavori sono in corso da due mesi nella palazzina al numero civico 16, in via Lago di Borgiano, vicino alla caserma dei carabinieri di Rancitelli. La ditta esecutrice, oltre alla bonifica dell’eternit, sta istallando pannelli assorbenti, sta eseguendo la tinteggiatura e sono state cambiate molte finestre.
L’intervento rientra nel Contratto di quartiere “Urban 2”, che doveva essere attuato nel 2003.