PESCARA
Scuole, 250 studenti in quarantena. E mancano le mascherine Ffp2
L'allarme sollevato durante la commissione comunale. Rapposelli: "Presidi spaccati sulla didattica a distanza"
PESCARA. Sono circa 250 gli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado, di competenza del Comune di Pescara, che attualmente sono in isolamento a casa perché affetti da Covid o perché costretti in quarantena per aver avuto contatti con soggetti positivi. È il dato aggiornato a questa mattina (venerdì 14 gennaio) che fotografa la situazione che oggi stanno vivendo gli istituti scolastici di Pescara, costretti a organizzare una didattica mista, in parte in presenza, in parte a distanza, per riuscire a garantire a tutti i ragazzi il diritto allo studio di nuovo in piena pandemia.
Una situazione critica anche per il caos normativo generato nelle ultime settimane, non per ultimo quello che imporrebbe ai bambini l’uso in classe delle mascherine Ffp2, capaci di assicurare una maggiore protezione. Peccato che quelle stesse mascherine di una misura adatta all’età pediatrica, che pure il Governo avrebbe dovuto inviare direttamente a tutte le scuole, come rende noto il presidente della commissione Pubblica istruzione ed Edilizia scolastica Fabrizio Rapposelli, non siano mai arrivate, ma soprattutto sono "inesistenti" e "mai messe in commercio, dunque irreperibili e introvabili, un paradosso che impone oggi un momento di chiarezza definitiva”.
La seduta della commissione che ha visto la presenza dell’assessore e vicesindaco di Pescara Gianni Santilli. “Gli ultimi sviluppi inerenti la recrudescenza del virus pandemico – ha detto il Presidente Rapposelli – ci ha imposto di verificare la situazione per comprendere la portata della diffusione del Covid tra la popolazione scolastica. Il primo problema riguarda l’uso delle mascherine tra i bambini: le ultime disposizioni ministeriali hanno imposto che, al rientro dalle vacanze di Natale, anche gli studenti delle scuole elementari dovessero entrare in aula indossando le mascherine Ffp2 per bambini. Personalmente ho subito cercato nelle farmacie il prodotto, salvo scoprire che quelle presunte mascherine Ffp2 di età pediatrica non esistono, non sono mai state in commercio. Tale circostanza è stata confermata oggi dallo stesso assessore Santilli, dunque le mascherine Ffp2 pediatriche non si trovano, non esistono, dunque anche a Pescara abbiamo il dovere di seguire le direttive ministeriali, ma evidentemente dev’essere il Governo centrale a inviarle, dunque per ora i bambini stanno continuando a usare le mascherine tradizionali, ma con maggiore accortezza e un supplemento di controlli da parte degli insegnanti che prestano massima attenzione per garantire il rispetto delle distanze tra i più piccoli e l’uso costante e continuo delle stesse mascherine. Peraltro lo stesso Comitato Tecnico Scientifico sconsiglia l’uso delle Ffp2 tra i bambini perché hanno un tessuto più pesante, poco adatto a bambini".
Quanto alla situazione dei contagi, attualmente gli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado che risultano assenti da scuola in quanto positivi al Covid o in quarantena fiduciaria sono circa 250, di cui 113 studenti scovati durante i due giorni di screening di massa promossi dal Comune sabato e domenica scorsi, iniziativa che, a detta dell’assessore Santilli, comunque ha visto una bassa affluenza di ragazzi, ovvero solo il 30-32 per cento della popolazione studentesca, dunque 1.700 studenti su 11mila unità; percentuale ancora più bassa per gli Istituti superiori che hanno visto la partecipazione solo di un terzo di ragazzi. Su 1.700 studenti monitorati, 113 sono risultati positivi e con loro, nella maggior parte dei casi, anche i genitori; complessivamente però oggi mancano dalle classi 250 bambini in tutto per problematiche correlate all’emergenza Covid, un dato, quest’ultimo, fornito direttamente dalla Serenissima che gestisce le mense scolastiche e che normalmente somministra circa 2.009 pasti al giorno. "Tale situazione - prosegue Rapposelli - ha creato anche un momento di confronto all’interno del mondo scolastico sull’opportunità o meno di tenere aperte le scuole, una decisione che attualmente su 10 istituti comprensivi vede 5 dirigenti scolastici a favore e 5 contrari, ma la verità è che la discrezionalità su tale scelta non spetta al sindaco Masci che, a sua volta, deve necessariamente attendere indicazioni e disposizioni da parte della Asl. Le criticità attuali si stanno ovviamente riflettendo anche sull’organizzazione dell’Azienda sanitaria che è a corto di personale, tanto che, come riferito dall’assessore Santilli, si è dovuto attendere fino a ieri per vedere rimosso tutto il materiale lasciato nelle palestre dopo gli screening e la sanificazione delle stesse palestre è stata eseguita solo lunedì per poi riconsegnare le strutture all’utilizzo delle scuole e delle associazioni. Ovviamente consideriamo quella attuale una situazione in divenire e che necessariamente dovremo continuare a monitorare per l’adozione di ulteriori misure più restrittive".