Sfondano la vetrina con l’auto: colpo nella notte al bar Marzoli
Tutto in un minuto: con una Fiat Uno usata come ariete irrompono nel locale e fuggono con 600 euro La rabbia del titolare: «È il secondo furto da luglio, questa volta mi hanno distrutto perfino gli infissi»
PESCARA. Uno, due, tre colpi. Una vecchia Fiat Uno è stata usata come ariete, ieri notte, per sfondare la vetrina del bar Marzoli di via Valle di Rose, in zona Gescal, e in un minuto e mezzo i ladri hanno messo a segno il furto e sono andati via. Non è la prima volta che accade, in questa attività, perché alla fine di luglio c’era già stato un altro assalto per cui il bilancio comincia a diventare pesante, per il proprietario, Cristian Marzoli, allibito dall’indifferenza di chi passava davanti al bar, in quel frangente, e non ha lanciato l’allarme.
Marzoli ha ricostruito dalle telecamere interne ed esterne al locale i fatti dell’altra notte. I ladri arrivano in via Valle di Rose alle 2.05. Viaggiano su una Fiat Uno, sono in due, con il volto coperto da un cappuccio. Per entrare sfondano la vetrina con l’auto. La Fiat irrompe nel locale a marcia indietro: al primo colpo il vetro non cede, per cui l’auto si sposta qualche metro più avanti e poi ci riprova, di nuovo a marcia indietro, ma la vetrata continua a resistere, e così si procede con un terzo tentativo, che va a buon fine. L’auto riesce a buttare giù vetro e infissi e si ritrova dentro al bar. Uno dei due ladri scende dall’auto e si muove nel locale, l’altro resta in auto, al posto di guida, pronto alla fuga in caso di necessità. Si attiva l’allarme e si accende anche l’impianto che emette nebbia, per creare una coltre anti-ladri. Ma il balordo che è entrato nel bar fa in tempo a raggiungere l’obiettivo: in pochi secondi si porta dietro al bancone e sfila il cassetto della cassa. Velocemente raggiunge di nuovo l’auto, dove lo sta aspettando il complice che si è posizionato al posto di guida, si infila dentro e via, la fuga. È passato un minuto da quando i due sono arrivati. Non è stato toccato altro, oltre alla cassa, ma i danni sono consistenti perché gli infissi sono da rifare, il pavimento e il bancone hanno ancora i segni dell’assalto e l’auto, nella sua irruzione, ha travolto il dispenser del gel anti-covid e un tavolo. Bilancio pesante che si somma a quello (da 10mila euro) del furto di luglio. Era la notte tra il 19 e il 20 quando un ladro ha sfondato la vetrina con un tombino, è entrato e ha rubato denaro e sigarette, sradicando e portando via il videoregistratore digitale che archivia le immagini riprese dalle telecamere (Dvr). Quella notte era stato messo a segno un furto anche al “Forno Pizzeria del Circuito” e un altro colpo era stato effettuato in un negozio di modellismo di Spoltore, dove i carabinieri hanno bloccato un ladro seriale, Nafi Hassan.
Marzoli, che ieri notte ha ricevuto il segnale di allarme e ha raggiunto subito il bar, è amareggiato, non poco. «I carabinieri sono arrivati immediatamente, in due o tre minuti, ma i ladri si erano già allontanati. Ci vorrebbero più controlli e trovo assurdo che nessuno degli automobilisti che passavano qui davanti l’altra notte in quegli istanti si sia fermato o abbia chiamato le forze dell’ordine, avvisate da un vicino».
Marzoli ha ricostruito dalle telecamere interne ed esterne al locale i fatti dell’altra notte. I ladri arrivano in via Valle di Rose alle 2.05. Viaggiano su una Fiat Uno, sono in due, con il volto coperto da un cappuccio. Per entrare sfondano la vetrina con l’auto. La Fiat irrompe nel locale a marcia indietro: al primo colpo il vetro non cede, per cui l’auto si sposta qualche metro più avanti e poi ci riprova, di nuovo a marcia indietro, ma la vetrata continua a resistere, e così si procede con un terzo tentativo, che va a buon fine. L’auto riesce a buttare giù vetro e infissi e si ritrova dentro al bar. Uno dei due ladri scende dall’auto e si muove nel locale, l’altro resta in auto, al posto di guida, pronto alla fuga in caso di necessità. Si attiva l’allarme e si accende anche l’impianto che emette nebbia, per creare una coltre anti-ladri. Ma il balordo che è entrato nel bar fa in tempo a raggiungere l’obiettivo: in pochi secondi si porta dietro al bancone e sfila il cassetto della cassa. Velocemente raggiunge di nuovo l’auto, dove lo sta aspettando il complice che si è posizionato al posto di guida, si infila dentro e via, la fuga. È passato un minuto da quando i due sono arrivati. Non è stato toccato altro, oltre alla cassa, ma i danni sono consistenti perché gli infissi sono da rifare, il pavimento e il bancone hanno ancora i segni dell’assalto e l’auto, nella sua irruzione, ha travolto il dispenser del gel anti-covid e un tavolo. Bilancio pesante che si somma a quello (da 10mila euro) del furto di luglio. Era la notte tra il 19 e il 20 quando un ladro ha sfondato la vetrina con un tombino, è entrato e ha rubato denaro e sigarette, sradicando e portando via il videoregistratore digitale che archivia le immagini riprese dalle telecamere (Dvr). Quella notte era stato messo a segno un furto anche al “Forno Pizzeria del Circuito” e un altro colpo era stato effettuato in un negozio di modellismo di Spoltore, dove i carabinieri hanno bloccato un ladro seriale, Nafi Hassan.
Marzoli, che ieri notte ha ricevuto il segnale di allarme e ha raggiunto subito il bar, è amareggiato, non poco. «I carabinieri sono arrivati immediatamente, in due o tre minuti, ma i ladri si erano già allontanati. Ci vorrebbero più controlli e trovo assurdo che nessuno degli automobilisti che passavano qui davanti l’altra notte in quegli istanti si sia fermato o abbia chiamato le forze dell’ordine, avvisate da un vicino».