Si distingue dalla febbre molto alta
La temperatura corporea infatti può salire fino a quaranta gradi
PESCARA. Come distinguere i sintomi dell'influenza australiana? La letteratura medica dà alcune indicazioni precise sulla malattia, che si manifesta generalmente con un esordio improvviso.
Chi contrae il virus presenta, nella maggior parte dei casi, problemi a carico delle vie respiratorie oltre a febbre alta, solitamente compresa fra i 38°C e i 40°C, brividi di freddo, mal di testa, sudorazione, dolori muscolari e alle ossa, stanchezza e sonnolenza, sensazione di debolezza diffusa, raffreddore con frequenti starnuti, mal di gola, tosse secca e inappetenza. In alcuni casi possono manifestarsi anche sintomi a carico del tratto digerente, come vomito diarrea, frequenti nei bambini molto piccoli. La sintomatologia può variare - sia per tipo che per intensità - da un individuo all'altro. Tuttavia, affinché si possa parlare di influenza stagionale, nello specifico l'australiana, e non di altre patologie che interessano le vie aeree superiori, come ad esempio raffreddori o sindromi parainfluenzali, è necessario che vi sia la presenza di febbre oltre i 38°C, disturbi generali e almeno un sintomo respiratorio.
L'Australiana tende a manifestarsi in maniera più aggressiva rispetto alle passate stagioni e può colpire il cervello. Oltre a provocare febbre oltre i 38°C, dolore muscolare, tosse e mal di gola, questo tipo di influenza, indicata con la sigla H3N2, sottotipo di virus dell'influenza stagionale A, che circola anche in Italia, può colpire anche il sistema nervoso centrale. In tal caso di manifesta una serie di sintomi neurologici tra cui mal di testa, vertigini, convulsioni, confusione mentale. Negli adulti, sono stati segnalati casi di encefaliti e meningoencefaliti, mentre nei bambini sono state riportate convulsioni febbrili. Nei casi più gravi, l'interessamento neurologico da influenza australiana conduce a sindrome di Guillain-Barré ed encefalomielite acuta disseminata. Il coinvolgimento del cervello si deve all'invasione del virus nel sistema nervoso centrale attraverso i bulbi olfattivi. (m.p.)