PESCARA
Tre pistole ritrovate in pochi giorni dalla polizia: arrestata una donna a Rancitelli
Blitz della squadra mobile in un edificio disabitato in via Sacco: scoperta una Beretta e un revolver rubato nel 2013. Recuperata anche una calibro 7.65 in una siepe
PESCARA. Salgono a tre le pistole ritrovate in due giorni a Pescara. Le indagini della squadra mobile, in collaborazione con il personale della squadra amministrativa della Questura, sfociano nel blitz dei poliziotti in uno stabile disabitato in via Sacco, a Pescara, alla ricerca delle armi nascoste dalla proprietaria. Il giorno prima sono stati gli uomini della volante ad accorgersi di una pistola con la matricola cancellata e sette colpi nel caricatore all'interno di una siepe in strada Fosso
Cavone.
P.B. di 32 anni, proprietaria dell’immobile in via Sacco e residente a Rancitelli, è stata arrestata in flagranza per la detenzione illecita di armi da sparo e delle munizioni. Su disposizione dell’autorità giudiziaria la donna è stata posta agli arresti domiciliari. L'intervento dei poliziotti della Mobile, guidati dal dirigente Dante Cosentino, ha avuto origine da un'intuizione, poi rivelatasi giusta. Nello scantinato dello stabile recintato in via Sacco, infatti, sono state rinvenute una pistola semiautomatica Beretta calibro 9x21 con la matricola abrasa (con due caricatori riforniti di 9 e 15 cartucce) e un revolver Smith & Wesson calibro 357 con 4 cartucce inserite nel tamburo, arma risultata rubata in provincia di Pescara nel 2013. Sono state rinvenute anche 33 cartucce di cui 25 con calibro 38 special ed 8 con calibro 6.35. Alla perquisizione ha partecipato anche un’unità cinofila della polizia di Stato con il cane Master (nella foto in basso), specializzato nella ricerca degli esplosivi, che con il suo fiuto infallibile ha indicato il punto esatto in cui le armi erano nascoste.
Ieri (giovedì 1 aprile) la notizia della prima pistola calibro 7.65 ritrovata casualmente nella notte dagli agenti della squadra volante durante un controllo di due giovani, in possesso di una dose di cocaina. L'arma, avvolta in un sacco di cellophane, uno di quelli generalmente usati per i rifiuti, presenta la matricola abrasa e sette colpi inseriti nel caricatore. Gli agenti, diretti da Paolo Robustelli, hanno sequestrato l'arma e dato il via a una serie di accertamenti finalizzati a risalire al proprietario della pistola e ad accertare l’uso che ne è stato fatto. Resta ancora da capire anche se i due giovani fermati nella notte siano in qualche modo collegati alla pistola.