Antonetti: «C’è lo spirito giusto»
«Bene anche i risultati, ma in questa fase non sono molto importanti».
TERAMO. In attesa della gara di questa sera con la Scavolini Pesaro, è di tre vittorie e tre sconfitte il bilancio degli incontri disputati dalla Banca Tercas Teramo in questa fase di pre-campionato. I biancorossi hanno battuto Varese (88-83), Caserta (77-70) e Avellino (83-79). Le sconfitte sono arrivate invece nelle amichevoli con Pesaro (69-81), Virtus Bologna (82-90) e la squadra spagnola del Gran Canaria (72-74). Un bilancio in perfetta parità, almeno per quanto riguarda i risultati che però in questa fase della preparazione contano fino a un certo punto. Conta molto di più sapere come si stanno integrando i nuovi, e soprattuto come si stanno immedesimando nella filosofia di gioco e nel concetto di squadra di coach Andrea Capobianco. Da questo punto di vista le riposte che stanno arrivando sono nel complesso positive: lo ha dichiarato qualche giorno fa lo stesso coach Capobianco, lo ha ribadito ieri il presidente Carlo Antonetti.
«Diciamo che i risultati delle partite sono l’ultima cosa che stiamo valutando», dice il numero uno del sodalizio biancorosso. «Invece sotto gli altri profili posso dire che è un pre-campionato soddisfacente. Per esempio bisogna capire se la squadra ha i giusti valori: bene, posso dire che tutti i giocatori, al di là del loro rendimento, hanno dimostrato di avere spirito di sacrificio e il giusto spirito di squadra. Poi bisogna dire che in questo periodo della preparazione, con i carichi di lavori così pesanti, i giocatori stanno rispondendo bene. Ma anche sotto il profilo dei risultati, mi pare che finora stia andando abbastanza bene».
Sul rendimento dei nuovi acquisti il presidente del Teramo basket mostra una certa soddisfazione, anche se è ancora presto per poter dare un giudizio approfondito: «Diener sta andando bene, Thomas ha avuto questo problema al ginocchio, ma si sta riprendedo e sta lavorando duramente. Bene anche Young, per quel poco che si è visto (è stato l’ultimo ad aggregarsi al gruppo perché impegnato fino a pochi giorni fa con la nazionale canadese ndr), mentre per Jones il discorso è differente: è alla sua prima esperienza in Europa ed è quello che ha maggiormente bisogno di adattamento, deve capire la pallacanestro italiana che per lui è un mondo completamente nuovo». Aspettando che i nuovi facciano vedere qual è effettivamente il loro valore - Diener e Jones, in particolare, hanno il difficile compito di rimpiazzare Carroll e Moss - tra gli ex biancorossi c’è chi, come Jaycee Carroll, appunto, ha ricordato proprio alla Banca Tercas di cosa sia capace: con la maglia del Gran Canaria ha sciorinato tutto il suo repertorio da tiratore scelto, segnando 31 punti domenica scorsa.
E magari c’è qualche rimpianto per non averlo tenuto. «Ma no, assolutamente», risponde Antonetti, «anzi, siamo contenti che i giocatori che sono stati con noi poi riescono ad avere ingaggi importanti, con grandi squadre, e il Gran Canaria è una grande squadra. Diener non lo abbiamo preso per fare lo pseudo-Carroll, perché ha caratteristiche completamente diverse, ma per le sue qualità: è un giocatore molto duttile, può ricoprire tre ruoli diversi e comunque è anche lui un ottimo tiratore».
«Diciamo che i risultati delle partite sono l’ultima cosa che stiamo valutando», dice il numero uno del sodalizio biancorosso. «Invece sotto gli altri profili posso dire che è un pre-campionato soddisfacente. Per esempio bisogna capire se la squadra ha i giusti valori: bene, posso dire che tutti i giocatori, al di là del loro rendimento, hanno dimostrato di avere spirito di sacrificio e il giusto spirito di squadra. Poi bisogna dire che in questo periodo della preparazione, con i carichi di lavori così pesanti, i giocatori stanno rispondendo bene. Ma anche sotto il profilo dei risultati, mi pare che finora stia andando abbastanza bene».
Sul rendimento dei nuovi acquisti il presidente del Teramo basket mostra una certa soddisfazione, anche se è ancora presto per poter dare un giudizio approfondito: «Diener sta andando bene, Thomas ha avuto questo problema al ginocchio, ma si sta riprendedo e sta lavorando duramente. Bene anche Young, per quel poco che si è visto (è stato l’ultimo ad aggregarsi al gruppo perché impegnato fino a pochi giorni fa con la nazionale canadese ndr), mentre per Jones il discorso è differente: è alla sua prima esperienza in Europa ed è quello che ha maggiormente bisogno di adattamento, deve capire la pallacanestro italiana che per lui è un mondo completamente nuovo». Aspettando che i nuovi facciano vedere qual è effettivamente il loro valore - Diener e Jones, in particolare, hanno il difficile compito di rimpiazzare Carroll e Moss - tra gli ex biancorossi c’è chi, come Jaycee Carroll, appunto, ha ricordato proprio alla Banca Tercas di cosa sia capace: con la maglia del Gran Canaria ha sciorinato tutto il suo repertorio da tiratore scelto, segnando 31 punti domenica scorsa.
E magari c’è qualche rimpianto per non averlo tenuto. «Ma no, assolutamente», risponde Antonetti, «anzi, siamo contenti che i giocatori che sono stati con noi poi riescono ad avere ingaggi importanti, con grandi squadre, e il Gran Canaria è una grande squadra. Diener non lo abbiamo preso per fare lo pseudo-Carroll, perché ha caratteristiche completamente diverse, ma per le sue qualità: è un giocatore molto duttile, può ricoprire tre ruoli diversi e comunque è anche lui un ottimo tiratore».