PALLA AL CENTRO

Atalanta al tavolo delle big, il Napoli è già a un bivio

Tra le prime quattro ha vinto solo l’Atalanta, passata in maniera disinvolta da una goleada subita, a Manchester, dal City in Champions a un’altra rifilata all’Udinese. È sempre terza, ma a tre lunghezze dalla vetta occupata dalla Juve e a due dall’Inter seconda. La squadra più inglese in serie A. Scoppiano di salute i nerazzurri: negli ultimi due anni sono usciti alla distanza, questa volta hanno messo in chiaro da subito ambizioni e potenziale. Una dimostrazione di forza che, invece, non riesce a dare il Napoli. Dà sempre la sensazione di faticare a tenere il passo delle battistrada. In questa stagione meglio in Champions che in campionato. Alle porte c’è un turno infrasettimanale, soprattutto, mercoledì, ci sarà Napoli-Atalanta che servirà a capire bene quali possono essere i rapporti di forza alla lunga. E poi Roma-Napoli. Insomma, sono giorni fondamentali per Ancelotti e i suoi. Abbandonare la corsa scudetto già a novembre sarebbe un duro colpo alle ambizioni di De Laurentiis. Bisogna comunque prendere atto che il livello medio della serie A è cresciuto e lo si vede anche da come le big perdono punti per strada. Certo, il pari della Juve è diverso da quello dell’Inter. I bianconeri a Lecce hanno sprecato, difettando di cattiveria sotto porta. Ma hanno comunque creato tante occasioni da rete. Si è fatta sentire l’assenza di Cristiano Ronaldo più che altro a livello temperamentale. Altra musica in casa nerazzurra. Conte chiede rinforzi, perché così, dice, non riesce a reggere il ritmo in serie A e in Champions.
Il Parma ha fatto una signora partita sabato al Meazza. Semmai ce ne fosse bisogno, Roberto D’Aversa continua a dimostrare che lui è in serie A mica per caso, riuscendo a imbrigliare anche l’amico Conte. A proposito, andrebbe ricordato al tecnico interista che anche D’Aversa lamentava diverse defezioni, eppure se l’è giocata sfruttando le risorse disponibili. Infine il Milan. Maldini e Boban continuano a pensare alla Champions, basterebbe guardare in faccia alla realtà per rendersi conto che è utopia e che l’esonero di Giampaolo è stato un abbaglio.
@roccocoletti1.

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