Il Pescara non trova la via del gol

Il pareggio di Rimini fa scivolare i biancazzurri al terzo posto.

RIMINI. Un altro pareggio in trasferta, il secondo di fila, ma, soprattutto, un buon Pescara sotto l’albero di Natale. Gagliardo e tonico, capace di mettere alle corde il Rimini per un’ora e poi di reggere il suo ritorno nel finale. Cuccureddu chiude l’anno al terzo posto. Una prestazione convincente proprio nella domenica in cui i biancazzurri sono scesi dal secondo al terzo posto in classifica, per via del successo della Ternana. Proprio nel giorno in cui la capolista Verona, vincendo a Foggia, è salita a più tre. L’ultima giornata di campionato del 2009 potrebbe sembrare di quelle da archiviare negativamente, numeri alla mano. Ma allo stadio Neri si è visto all’opera un buon Pescara che ha confermato i progressi grazie ai quali ha battuto il Real Marcianise nell’ultima gara casalinga.

Una squadra capace di imporre i propri ritmi alla partita per circa un’ora. Su un campo al limite della praticabilità e con una temperatura di quattro gradi inferiore allo zero. E’ piaciuto il piglio con cui ha giocato, più che mai consono alla di Prima divisione. Un Pescara da battaglia che ha avuto a disposizione almeno tre nitide palle gol per sbloccare il risultato contro un Rimini in salute. Spirito battagliero e grande agonismo. Buona anche la personalità di una formazione scesa in campo nuovamente senza le grandi firme (Ganci e Sansovini in panchina, Zizzari e Bonanni in infermeria) e con un’unica novità rispetto alla settimana precedente: Zappacosta al posto di Tognozzi a centrocampo.

Non più con il modulo 4-2-3-1, ma con il 4-3-3. Ovvero con una linea mediana composta da Dettori, Coletti e Zappacosta e con i due esterni d’attacco, il recuperato Gessa e Carboni, pronti a dare una mano. Un Pescara operaio che non ha deluso le attese sotto il profilo temperamentale al cospetto dei romagnoli reduci da due vittorie di fila e pronti a conquistare la terza per coronare l’aggancio. Nel primo tempo il Pescara non ha rischiato nulla, ha fatto la partita - nonostante il campo trasformato in una fanghiglia in certe zone - e nel finale ha colpito una traversa con Mario Artistico. Nella ripresa il Pescara ha pigiato ancora di più il piede sull’acceleratore, mettendo alle corde il Rimini con buone trame di gioco. La più bella al 12’ ha fruttato l’occasione più nitida con Gessa, ma l’esordiente Tornaghi (ha sostituito l’ex Pugliesi tra i pali) si è superato deviando la conclusione in angolo.

Netto il predominio ospite. Cuccureddu era talmente convinto di poter vincere che ha inserito Sansovini (defilato a sinistra) al posto di Carboni per conferire maggiore forza al reparto d’attacco. Al 21’ il centravanti Artistico non ha sfruttato un regalo della difesa biancorossa, tirando a lato. E a un quarto d’ora dalla fine dentro anche Ganci per Gessa per un Pescara a trazione anteriore. La squadra, però, non ha retto le tre punte di ruolo e si è allungata, negli spazi è andato il Rimini che in un paio di occasioni si è reso pericoloso. Nel finale addirittura due salvataggi: il primo di Petterini e il secondo di Dettori.

La sconfitta sarebbe stata una beffa per gli ospiti che per la quarta gara di fila non hanno preso gol. Il Pescara ha trovato una certa compatezza, ma sta segnando con il contagocce. All’appello stanno mancando le reti delle punte, quelle che dovevano fare la differenza. Se ne riparlerà a gennaio quando i biancazzurri giocheranno due gare di fila in casa (con la Cavese e con il Lanciano). E, soprattutto, quando riaprirà i battenti il mercato.