CALCIO / SERIE C
Pubblico in crescita, il Pescara al terzo posto
La media è di 5.100 spettatori, ma è destinata a lievitare. Il maggior afflusso al Mazza di Ferrara, poi c'è
il Curi di Perugia (5.300)
PESCARA. Il Pescara vola in campo e in classifica, un po’ meno sugli spalti dell’Adriatico-Cornacchia. La capolista del girone B del campionato di serie C non ha (ancora?) il pubblico più numeroso del raggruppamento. Un dato parziale, certo. Rivedibile al rialzo dal momento che il Pescara, rispetto alla concorrenza, ha giocato una partita in meno davanti al proprio pubblico, quella che sarà recuperata giovedì sera 21 novembre contro il Milan Futuro. Una media realizzata sulle sei gare casalinghe. Un dato parziale destinato a lievitare in virtù della passione crescente, della partenza ad handicap e della tradizione.
L’avvio tirato. Pubblico un po’ diffidente all’inizio dopo le delusioni del recente passato. E, soprattutto, dopo la contestazione portata avanti in estate dalla tifoseria organizzata al presidente Daniele Sebastiani. La trattativa per la cessione della società, il cambio in corsa del direttore sportivo e un mercato chiuso senza botti mediatici hanno alimentato la diffidenza. E poi anche le perplessità sul valore e sul potenziale dell’organico non hanno agevolato l’entusiasmo.
La tradizione. Va rimarcato un concetto. Ovvero che il Pescara sembra destinato a fare solo meglio, per quanto riguarda il numero dei paganti al botteghino. Ci sono le potenzialità per conquistare il primo posto nella speciale classifica - redatta in base al lavoro del sito specializzato StadiaPostcards - e per far crescere il dato di 5.138 paganti (compresi gli abbonati). Basti pensare ai tredicimila (rimasti scottati dal tonfo casalingo) di Pescara-Catanzaro di due anni fa, per non parlare dei ventimila della semifinale play off di ritorno persa contro il Foggia nel giugno 2023. C’è terreno fertile da sfruttare. In questa stagione il dato migliore (6.297) è quello fatto registrare contro il Perugia (0-0) il 28 settembre scorso in notturna, mentre il minimo stagionale risale alla partita vinta contro la Pianese vista dal vivo da 4.171 spettatori paganti.
Gli anni scorsi. Che il numero di paganti all’Adriatico-Cornacchia sia destinato a salire lo si deduce dai dati del recente passato. 4.259 la media spettatori della passata stagione, quando il numero degli abbonati era di poco superiore alle 1600 unità, trecento in più di quelli attuali. E, soprattutto, la squadra non è mai stata seriamente in lotta per la promozione diretta in B. Un cammino nemmeno paragonabile a quello attuale.
Le altre. È la Spal la squadra con il maggior seguito di pubblico in casa nel girone B, questo nonostante la squadra estense sia una delle delusioni del campionato. A fare la differenza sono i 3.701 abbonati, ovvero quelli che hanno dato fiducia alla formazione di Dossena prim’ancora che il campionato iniziasse. E che non sono stati ricambiati, risultati alla mano.
Va detto che davanti al Pescara c’è anche il Perugia nella classifica delle presenze allo stadio nel girone B. E va inoltre rimarcato il seguito dei biancazzurri in trasferta, a partire da quella del 23 agosto a Terni. Dai 400 del Liberati ai quasi mille di Rimini. C’è sempre stato un grosso seguito agevolato dal cammino della squadra di Silvio Baldini che ha vinto le prime sei trasferte di fila per poi vedere interrotta la serie e dalla sconfitta del Benelli di Pesaro. Nel girone A da segnalare gli 8.940 spettatori di Vicenza; nel girone C 17.400 la media del Catania.
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