Sinner, approfondimenti per il doping

11 Settembre 2024

La Wada ha altri 21 giorni di tempo per appellarsi contro l’assoluzione e chiede altri documenti sulla positività al clostebol

ROMA. La vicenda Clostebol non è ancora chiusa. Mentre Jannik Sinner è atteso in Italia dopo il trionfo agli US Open, diretto poi verso Bologna dove sosterrà gli azzurri impegnati in Coppa Davis, tiene ancora banco il caso doping che ha coinvolto il tennista altoatesino, assolto dalla Itia (International Tennis Integrity Agency). La Wada, l'agenzia internazionale antidoping, ha ancora tempo per un eventuale ricorso al Tas di Losanna. Infatti, mentre in rete, sui siti e sui social, si accavallavano gli annunci della parola fine sul caso doping, regolamenti alla mano in realtà la situazione è questa: l'agenzia antidoping mondiale ha ancora tempo per un eventuale ricorso al Tas contro la sentenza dell'Itia, che ha assolto il giocatore per l'assunzione involontaria del Clostebol. La Wada infatti ha richiesto la scorsa settimana i fascicoli completi all'ITIA e per presentare appello al Tas ha 21 giorni di tempo dal momento in cui ha ricevuto i documenti. Entro la fine del mese, così come da regolamento, dovrebbe quindi esserci una decisione della Wada che nel frattempo conferma anche che «la revisione del caso è ancora in corso» e che «per il momento non è stata presa alcuna decisione in merito». Anche il Tas, infatti, per ora non ha ricevuto alcun ricorso. Alla Wada le norme antidoping concedono ulteriori 21 giorni dopo quelli concessi alle altre parti per un eventuale ricorso, e quindi i termini, solo per la Wada, sono ancora aperti. Anche se appare improbabile che possa impugnare la sentenza di assoluzione. Se lo facesse il Tas sarebbe chiamato ad esprimersi: improbabile che il tribunale arbitrale sconfessi la decisione presa dall'Itia e dunque avalli l'ipotesi di un doping volontario e consapevole. Ma certo se si arrivasse al Tas qualche rischio, magari una squalifica parziale, potrebbe esserci. Intanto anche l'altro soggetto interessato ad un eventuale ricorso, ovvero Nado Italia non si è appellato. Sinner è risultato positivo il 10 marzo, durante il torneo di Indian Wells. Tracce del metabolita del clostebol, ovvero quello che rimane dopo che la sostanza proibita è stata metabolizzata nell'organismo, ma non ancora espulsa, sono emerse anche in un secondo controllo effettuato fuori dal torneo otto giorni dopo. In entrambi i casi Sinner si è appellato con successo contro la sospensione provvisoria e ha potuto così continuare a giocare. Ha spiegato di essere venuto a contatto con il clostebol per contaminazione. La sostanza è infatti contenuta nel Trofodermin, farmaco da banco in Italia utilizzato per trattare una piccola ferita del suo allora fisioterapista, Giacomo Naldi, che ha effettuato in quei giorni massaggi e altri trattamenti a Sinner.
Angelo Caradonna