INTERNAZIONALI D'ABRUZZO

Travaglia prende il pass per la finale. Oggi la sfida con Otte 

L’azzurro batte Gombos davanti a 1.500 spettatori. Alle 15,30 il match col tedesco per il trofeo

FRANCAVILLA. Sarà Stefano Travaglia contro il tedesco Oscar Otte la finalissima della terza edizione degli Internazionali d’Abruzzo di Francavilla. Una conferma per il 27enne tennista di Ascoli Piceno, già vincitore di due Challenger in carriera e partito come testa di serie numero 5 nel tabellone principale. Ad attenderlo ci sarà Oscar Otte, la sorpresa della giornata dedicata alle semifinali, capace di estromettere il favorito e testa di serie numero 1 Maximilian Marterer, vittima di guai fisici che l’hanno costretto ad abbandonare la sua gara. Così, ancora una volta, la maledizione del favorito continua ad aleggiare sul torneo di Francavilla, anche se va detto che a dispetto dei due predecessori Elias e Bamelmans, eliminati al primo turno, Marterer ha disputato un torneo di tutto rispetto, arrendendosi solo ad un infortunio.
La penultima giornata del Challenger si è aperta con la seconda semifinale di doppio, quella tra la coppia formata da Molchanov e Zelenay e l'altra composta da Oswald e Polasek. A spuntarla sono stati i primi due, bravi a guadagnare in due set 6-3 6-1 l’accesso alla finalissima del torneo di doppio in programma questo pomeriggio a partire dalle 13.30 contro il duo Duran-Vega, che aveva staccato il pass per l’ultimo atto nel pomeriggio di venerdì. Il piatto forte di giornata però, è arrivato nel pomeriggio, con le due semifinali del torneo singolare che hanno richiamato sulle tribune del circolo tennis oltre 1500 spettatori, a conferma della tradizione e dell’ottimo successo che la manifestazione si sta costruendo con il passare degli anni. Il primo dei due match in programma ha visto scendere in campo Maximilian Marterer e Oscar Otte, in un derby tutto tedesco. Come già detto in precedenza, a caratterizzare la sfida sono stati i guai fisici della testa di serie numero uno, accusati già alla vigilia. Marterer ha provato a stringere i denti, scegliendo di iniziare la sfida. Ma già durante il primo set, chiuso sul 6-1 in favore del suo avversario, i segnali erano stati chiari. Confermati dalla scelta di ritirarsi nel secondo parziale, sul punteggio di 4-1 per Otte, a seguito di ulteriori problemi al ginocchio. Quindi, archiviata la prima gara, gli occhi del pubblico sono stati tutti per Stefano Travaglia. Contro di lui lo slovacco Norbert Gombos, regolato in due set dall’atleta marchigiano, con una folta schiera di tifosi al seguito. Nonostante il break subito in avvio di gara, Travaglia è stato bravo a non perdere lucidità, restituendolo durante il primo set, chiuso in bellezza sul punteggio di 6-3. Al rientro in campo i due si sono sottratti a vicenda la battuta in più di una circostanza, fin quando è stato ancora una volta Travaglia a soffiare il servizio all’avversario, per salire sul 4-2 che di fatto ha rappresentato il trampolino verso la vittoria.
Nel finale, spinto dagli applausi del pubblico, Travaglia ha riconquistato un discreto feeling con il servizio, utilizzandolo nel migliore dei modi per portare a casa match e qualificazione alla finalissima, prevista per questo pomeriggio con inizio alle 15.30. «Sono molto soddisfatto per aver raggiunto l’ultimo atto del torneo», dice il tennista di Ascoli nell’immediato dopo partita. «Sono partito male, ho perso subito il servizio, ma sono stato bravo a non lasciarmi prendere dalla frenesia. Mi sono aiutato molto con la battuta. Una volta conquistato il primo set ho preso fiducia. Nel finale sono tornato a servire al meglio e ho portato a casa la sfida». Ma la sua testa è già rivolta alla finale: «Credo che il gioco di Otte sia simile a quello di Gombos. Le finali sono sempre complicate. Mi sono riposato poco dopo la maratona di venerdì con Gaio, ma ci arrivo carico». Ingresso odierno a 10 euro.

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