Treviso vince la Coppa Italia di bocce a Pineto
Spalti gremiti per la finale che i veneti si aggiudicano sul Cosenza
PINETO. Finale di Coppa Italia Fib al cardiopalma quella giocata ieri al bocciodromo comunale di Pineto, alla presenza delle più alte cariche della federazione italiana Bocce. Nella mattinata, hanno disputato le semifinali i comitati di Cosenza, Ascoli Piceno (campioni uscenti), Perugia e Treviso. Hanno guadagnato l'accesso alla finale Cosenza e Treviso.
Sofferta e agguerrita la semifinale tra Treviso e Perugia finita con i tiri al pallino. Tanti tifosi hanno gremito il bocciodromo. Il turno della mattina si è concluso con la premiazione dei terzi. Alla cerimonia, c’erano il presidente federale Marco Giunio De Sanctis e il vicario, Moreno Rosati. Con loto, i presidenti rTonino Ciccone (regionale) e il provinciale Bruno Rastelli (Teramo). Nel pomeriggio, la finale, trasmessa in diretta streaming sul portale federbocce.it. Al primo turno si è imposto, sia nell'individuale che nella terna, il comitato di Treviso per 3 a 1. Il secondo turno (gioco a coppie) è stato vinto nuovamente da Treviso che ha così conquistato la Coppa Italia. Alla premiazione, è intervenuto il sindaco Robert Verrocchio. Ecco i componenti del comitato Treviso: Pasquale D’Alterio, Pietro Zovadelli, Giuseppe Pappacena, Alessandro Rigato, Patrik Corò e Michele Michieletto con il dirigente Paolo Tortato e il tecnico Flavio Girotto. Secondo classificato il provinciale di Cosenza con Francesco Parise, Vincenzo De Rose, Domenico Giannotta, Andrea Granata, Davide Spadafora, Fabio Toteda, Luiti Mandolito Luiti (dirigente) e Francesco D’Ambrosio (tecnico).
«Dopo tanto lavoro sono felice per l’esito della manifestazione» ha detto Rastelli, «ringrazio il presidente federale per la fiducia accordataci in sede di assegnazione della sede di gioco di questa Coppa Italia. Un grazie va anche a tutti coloro che, a vario titolo, hanno contribuito alla riuscita della manifestazione».
«È sempre un privilegio e un onore ospitare una così sentita e partecipata competizione. Ringrazio il pubblico che ha gremito gli spalti per applaudire gli atleti migliori della penisola» ha proseguito Ciccone, «l’amministrazione di Pineto e l’Abruzzo per aver creduto e sostenuto il nostro sport».
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
Sofferta e agguerrita la semifinale tra Treviso e Perugia finita con i tiri al pallino. Tanti tifosi hanno gremito il bocciodromo. Il turno della mattina si è concluso con la premiazione dei terzi. Alla cerimonia, c’erano il presidente federale Marco Giunio De Sanctis e il vicario, Moreno Rosati. Con loto, i presidenti rTonino Ciccone (regionale) e il provinciale Bruno Rastelli (Teramo). Nel pomeriggio, la finale, trasmessa in diretta streaming sul portale federbocce.it. Al primo turno si è imposto, sia nell'individuale che nella terna, il comitato di Treviso per 3 a 1. Il secondo turno (gioco a coppie) è stato vinto nuovamente da Treviso che ha così conquistato la Coppa Italia. Alla premiazione, è intervenuto il sindaco Robert Verrocchio. Ecco i componenti del comitato Treviso: Pasquale D’Alterio, Pietro Zovadelli, Giuseppe Pappacena, Alessandro Rigato, Patrik Corò e Michele Michieletto con il dirigente Paolo Tortato e il tecnico Flavio Girotto. Secondo classificato il provinciale di Cosenza con Francesco Parise, Vincenzo De Rose, Domenico Giannotta, Andrea Granata, Davide Spadafora, Fabio Toteda, Luiti Mandolito Luiti (dirigente) e Francesco D’Ambrosio (tecnico).
«Dopo tanto lavoro sono felice per l’esito della manifestazione» ha detto Rastelli, «ringrazio il presidente federale per la fiducia accordataci in sede di assegnazione della sede di gioco di questa Coppa Italia. Un grazie va anche a tutti coloro che, a vario titolo, hanno contribuito alla riuscita della manifestazione».
«È sempre un privilegio e un onore ospitare una così sentita e partecipata competizione. Ringrazio il pubblico che ha gremito gli spalti per applaudire gli atleti migliori della penisola» ha proseguito Ciccone, «l’amministrazione di Pineto e l’Abruzzo per aver creduto e sostenuto il nostro sport».
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