P.D.M., 32 anni, e D.G.C. (29), hanno truffato un triestino con la finta vendita di un tablet su un noto sito di compravendite online
Rinviati a giudizio all’Aquila dopo che erano stati indagati dalla procura Antimafia
Nei guai un 27enne di Catania che non ha mai consegnato un telefono venduto su un sito internet specializzato
RAIANO. Gli studenti delle medie dell’istituto Postiglione protagonisti del progetto: “Una vita da social”. L’iniziativa voluta dalla ministero dell’Istruzione in collaborazione con la Polizia si...
Il profilo della minorenne aquilana è stato chiuso dall’autorità giudiziaria
Ha versato 2mila euro di acconto, ma il mezzo non è mai stato consegnato. Identificato e denunciato dai carabinieri un 22enne di Reggio Calabria
Il 2013 del sito del quotidiano d’Abruzzo si chiude col “botto”: nuovo traguardo del giornale sul social network. Grazie a tutti i lettori
Operazione della polizia postale: sequestrati 13 siti internet per l’e-commerce, anche quattro persone denunciate
Ha acquistato e pagato dei pezzi di ricambio ma il venditore, un 47enne di Salerno, non ha mai spedito la merce: denunciato
Accesso abusivo al sistema informatico di un 20enne abruzzese: condannata 44enne di Cagliari
Indagate altre 16 persone. L’organizzazione criminale metteva in vendita pezzi di ricambio d’auto sui siti e, dopo aver ricevuto un acconto, non consegnava la merce e sparivano
È finita con un colpo al torace inferto con un oggetto appuntito la lite tra un 29enne e un 32enne scoppiata sul social network
L'uomo era stato condannato a 5 anni di reclusione in Appello, nel 2012, con l'accusa di tentato omicidio nei confronti di un amico contro il quale all'ingresso di un bar a Vasto Marina
Il nostro giornale raggiunge un nuovo record sul social network più usato al mondo: i “Mi piace” sulla nostra pagina superano quota 40 mila. Un attestato di fiducia da parte di tutti voi al quotidiano d’Abruzzo
Due giovani, denunciati, ottengono la password di un 36enne di Bomba e riescono a prendergli i soldi dalla carta prepagata
Rbato a Collecorvino nel 2011, il mobile pregiato è stato riconosciuto dalla proprietaria che si è rivolta ai carabinieri