A Montorio sgomberati in sessanta, ristorante evacuato a Mosciano / VIDEO

TERAMO. Ci sono le fiamme, violente e devastanti, a raccontare l’incubo. Anche il Teramano brucia e dal capoluogo ad Atri, da Montorio a Campli, da Sant’Omero a Bellante le sirene dei pompieri annunciano che il rischio è ovunque. Perché se ad Altavilla, piccola frazione di Montorio, i roghi che minacciano le case fanno sgomberare sessata residenti, lo scenario cambia di poco a Fontanelle di Atri dove per tutto il pomeriggio i pompieri lottano con le lingue di fuoco per scongiurare che ingoino dieci abitazioni con la gente tutta riversa in strada, un mezzo degli stessi vigili ben presto avvolto dal rogo e gli agricoltori che scavano solchi nella terra per proteggere le case.

A Mosciano paura per le fiamme che hanno devastato una vasta zona a ridosso dei binari della linea ferroviaria Teramo Giulianova con gli agenti della polizia stradale che, tra i primi ad intervenire, hanno fatto sgomberare per precauzione un ristorante della zona. Nella stessa area interventi anche per domare le fiamme nel cortile di un ex stabilimento ora in disuso. Decine i fronti aperti con le fiamme alimentate dalle forti raffiche di vento che per tutta la giornata hanno reso ancora più complicate le operazioni di spegnimento. Decine gli interventi dei vigili del comando provinciale di Teramo e dei distaccamenti di Nereto e Roseto. A supportare i soccorsi l’intervento delle squadre giunte dai comandi dell’Aquila e di Ascoli che per tutto il pomeriggio, la serata e la nottata sono rimasti sul territorio provinciale.

La situazione più difficile ad Altavilla, frazione di Montorio, dove in sessanta sono rimasti fuori casa e hanno trascorso la notte a casa di parenti o nelle strutture ricettive messe a disposizione dell’amministrazione comunale che ha aperto il palazzetto dello sport e il campo sportivo per ospitare tutti.

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In paese pompieri impegnati insieme carabinieri, polizia municipale, volontari della Protezione civile e tanti residenti con in prima fila il sindaco di Montorio Fabio Altitonante. Numerosi i cittadini che hanno contribuito mettendo a disposizione l’acqua delle loro abitazioni o quella usata per l’irrigazione degli orti. Colline in fiamme tra Sardinara e Villa Ripa dove le
fiamme hanno distrutto decine di ettari. A Valle Castellana è stato necessario l’intervento di un Canadair per spegnere le fiamme che hanno interessato un bosco di castagno e faggio. Sterpaglie in fiamme anche a Sant’Omero, Sant’Egidio e Bellante con il fumo che ha messo in seria difficoltà la circolazione stradale. E se ovunque l’emergenza del momento impone una risposta immediata, le prossime ore serviranno a capire dove la mano dell’uomo sia giunta prima di quella della natura per accendere roghi.

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