Assolto dopo le accuse della ex Per un anno non ha visto la figlia 

Un 55enne di Atri era finito a processo per maltrattamenti in famiglia, ma la donna ha ritrattato tutto Scagionato con la formula piena dopo che il tribunale lo ha allontanato dalla ragazza di sedici anni

ATRI. Il giudice lo ha assolto dalla pesante accusa di maltrattamenti in famiglia perché il fatto non sussiste dopo che la ex moglie in aula ha ritrattato ogni accusa. Ma per oltre 12 mesi lui non ha potuto vedere la figlia di 16 anni. Succede anche questo nelle aule di tribunale dove i procedimenti per maltrattamenti in famiglia ormai non si contano più.
In questo caso la donna aveva denunciato anni e anni di violenze consumate tra le mura domestiche. Addebiti così pesanti e circostanziati che per l’uomo, un 55enne di Atri, era arrivato un divieto di avvicinamento sia alla moglie (nel frattempo diventata ex) sia alla figlia di 16 anni e la sospensione della responsabilità genitoriale. Per circa un anno lui non ha potuto vedere la ragazza. Poi la donna ha ritrattato tutte le accuse sostenendo che in realtà le sue parole erano state fraintese. Prima lo ha fatto nel corso di un colloquio con i servizi sociali e successivamente in un’aula durante il processo di primo grado a conclusione del quale il giudice monocratico Morena Susi ha assolto l’uomo (assistito dall’avvocato Monica Passamonti) con la formula più ampia del fatto non sussiste. Il caso era scoppiato qualche anno fa quando la donna si era rivolta ai servizi sociali e alle forze dell’ordine per denunciare il marito. In quell’occasione aveva raccontato anni di maltrattamenti fisici e psichici con l’uomo che in più occasioni le avrebbe messo le mani addosso minacciando anche la figlia. Dopo la denuncia la donna e la figlia erano state portate in una casa protetta e per l’uomo era scattato il divieto di avvicinamento ad entrambe. Il procedimento era arrivato, così come previsto in questi casi, anche al tribunale dei minori che aveva sospeso la responsabilità genitoriale al padre. Nel frattempo per l’uomo, che ha sempre respinto ogni accusa, era arrivato il rinvio a giudizio. Ma in questo frangente la donna si era rivolta nuovamente ai servizi sociali per dire di essere stata fraintesa: quei maltrattamenti non ci sarebbero mai stati. La sua dichiarazione era stata trasmessa al tribunale dei minori che aveva revocato la sospensione della responsabilità genitoriale. Nel corso del processo la donna ha nuovamente scagionato il marito sostenendo ancora di essere stata fraintesa nelle sue dichiarazioni. In aula è stata sentita anche la figlia che, nel frattempo è andata a vivere con alcuni familiari. La ragazza ha detto di non aver mai visto il padre picchiare la mamma.
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