MOSCIANO. Si è svolta – tornando in presenza dopo tre anni a seguito della cessazione dell’emergenza Covid – l'annuale assemblea dei soci della Banca di credito cooperativo dell’Adriatico Teramano (gruppo Iccrea). I numeri attestano il successo dell’esercizio 2022 sia in termini di clientela che del risultato netto d’esercizio.
Il presidente del Cda Antonino Macera davanti una nutrita platea ha evidenziato: «Il brillante risultato del bilancio 2022 è la sintesi di un impegnativo quanto coordinato lavoro di tutta la struttura aziendale che ha saputo interpretare e applicare sotto il profilo esecutivo e di governance le direttive impartite dalla capogruppo Iccrea e, per il suo tramite, dalla Bce. L'apporto dei soci e della clientela in genere, l'applicazione coordinata e tempestiva dei mutamenti normativi e di gruppo, la competenza raggiunta da tutte le risorse umane guidate dalla direzione generale, ha consentito negli anni una costante e strutturata crescita della banca che oggi si pone in parametri di "eccellenza" su tutti i comparti produttivi e organizzativi».
Il direttore generale Tiberio Censoni ha poi evidenziato: «Abbiamo approvato un bilancio importante come dimostrano tutti i dati. A cominciare dell'incremento degli impieghi a clientela (+6,38%) rispetto al dicembre 2021. La raccolta diretta è cresciuta del +4,88% mentre il patrimonio del +9,44%. In crescita anche il risultato lordo di esercizio, 2,74 milioni (+100,59%), e il risultato netto d'esercizio, 2,37 milioni (+96,92%). Il direttore ha poi concluso: «L’analisi dei dati evidenzia una banca in crescita, gestita con responsabilità, dotata di grande stabilità ed efficienza, nonostante uno scenario complicato, frutto di un grande lavoro di squadra di tutti i dipendenti, ai quali va il mio personale ringraziamento».
Dalla sede centrale della banca a Mosciano il vicedirettore generale Filippo Liberati ha evidenziato come l’istituto di credito conti oltre tremila soci e sia in costante crescita nelle sei filiali di Atri, Giulianova, Mosciano (due sportelli), Pineto e Roseto. (red.te)