Carluccio, il prof che fa “volare” i muli

Viaggio nella tenuta Chiareto dove Veterinaria salva, fa riprodurre e vende l’animale da lavoro

TERAMO. L'immagine di contadini, agricoltori o boscaioli che lavorano i campi con l'aiuto dei muli nella mente di tanti lascia pensare a qualcosa di lontano nel tempo, di antico. Eppure questo forte e utilissimo animale si dimostra prezioso anche nel 2013 per arrivare dove i tecnologici attrezzi agricoli e i trattori più sofisticati non riuscirebbero mai. Per rispondere a queste esigenza a Teramo c'è un centro che della produzione di questi animali fa la sua principale attività. Si tratta dell'ospedale veterinario universitario didattico che, nel fondo rustico "Il Chiareto" di Bellante, si occupa di riproduzione assistita equina.

Il mulo cui danno vita è un incrocio tra l'asino di Martinafranca e il cavallo delle Murge.«La nostra - spiega il direttore del dipartimento di scienze cliniche dell'Università degli Studi di Teramo, Augusto Carluccio - è un'esperienza didattica molto utile agli studenti per apprendere le tecniche della riproduzione ed è altrettanto utile agli agricoltori che portano i loro animali per far nascere dei muli da soma che useranno per agevolare il loro lavoro. Qui vengono numerose cooperative e anche tanti proprietari di cavalli da pascolo che noi, durante la stagione riproduttiva, ci occupiamo di far riprodurre. Gli animali vengono monitorati, inseminati e poi - dopo le opportune verifiche e controlli, che includono varie ecografie e altri esami - tornano al pascolo».

La ragione di tutto questo lavoro è anche economica, il costo cui gli agricoltori dovrebbero far fronte per acquistare dalla Francia un mulo da soma è di circa 3 mila euro, in questa maniera il costo diventa molto più basso. «Tutti i proventi della nostra attività - chiarisce con soddisfazione Carluccio - sono reinvestiti in borse di studio per gli studenti, non sono quindi fonte di arricchimento per gli operatori, ma sono utili e fondamentali per la ricerca». Il principale utilizzo che gli agricoltori fanno di questo mulo è quello di portarli con loro nella fase della raccolta della legna. In zone molto impervie l'utilizzo di un animale così forte si rivela preziosissimo. Un modo anche per mantenere in vita una antica tradizione che potrebbe altrimenti scomparire e con esso il paesaggio fatto di mulattiere, strade di montagna tracciate apposta per il passaggio di animali da soma che rendono caratteristici molti scorci delle zone montane. Il fondo rustico "Il Chiareto" di Bellante può essere frequentato dai ragazzi anche in estete e nel periodo nel quale non è prevista la riproduzione degli animali. Si tratta di una esperienza altamente formativa per gli studenti che possono anche assistere al parto e ad altri momenti importanti dal punto di vista della medicina veterinaria e anche per soddisfare tutte le loro curiosità.

Evelina Frisa