Carte clonate, nuovo arresto nel Teramano
La polizia individua anche l’ultimo ricercato nell’ambito delle indagini che hanno portato in carcere già altre 33 persone
CELLINO. Il cinquantottenne di Cellino Attanasio Aldo Marcone è stato trovato dalla squadra mobile in possesso di cocaina e denaro in contanti. Doveva scontare anche 11 anni di reclusione per precedenti reati.
Ieri agenti della squadra mobile e della locale sezione della polizia postale e delle comunicazioni, hanno rintracciato nel comune di San Giovanni Teatino, Marcone, ultimo indagato di nazionalità italiana ancora ricercato nell'ambito delle indagini che lo scorso 11 dicembre hanno portato allo smantellamento di un'organizzazione criminale bulgara dedita alla clonazione delle carte di credito in tutta l'Italia.
Le indagini, coordinate dalla procura distrettuale di L'Aquila, hanno evidenziato lo specifico ruolo che Marcone aveva all'interno dell'organizzazione criminale: forniva autovetture ed appoggio logistico agli altri affiliati incaricati delle manomissioni materiali agli Atm.
Le indagini della squadra mobile e della sezione polizia postale di Teramo in due anni hanno permesso di procedere ad oltre 35 arresti in flagranza di reato, al sequestro di circa 50 apparati skimmer già applicati alle postazioni bancomat ubicate nel territorio, mentre 70 in totale gli indagati responsabili dei reati di installazione di apparecchiature atte alla clonazione di carte di pagamento, possesso ed indebito utilizzo delle stesse, tutti destinatari di ordinanze di custodia cautelare.
Marcone è stato arrestato anche in quanto destinatario di un ordine di carcerazione per cumulo di pene concorrenti conseguente al passaggio in giudicato di ben 8 sentenze di condanna per reati contro il patrimonio ed in materia di stupefacenti, per una pena complessiva da espiare di anni 11 e mesi 7 di reclusione.
Al momento dell'arresto l'uomo è stato trovato in possesso di 25 grammi di cocaina, di un bilancino di precisione, della somma di circa 9mila euro e di una carta di identità rubata con dati anagrafici falsi. Verosimilmente l'uomo era in procinto di abbandonare il territorio nazionale. Per tali ultimi fatti è stato indagato in stato di libertà per i reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, ricettazione e possesso di documento di identità falso valido per l'espatrio. Dei 70 indagati, con l'arresto di ieri, salgono a 34 il numero delle persone arrestate.
(a.f.)
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