Case di riposo, la coop si ritira: «Ma i servizi non sono a rischio»

30 Agosto 2024

La Polis annuncia la sospensione dell’assistenza da domani: «Prima va pagata una parte dei debiti»  Il commissario Canzio: «Siamo in attesa dei fondi regionali, pronto un nuovo affidamento d’urgenza»

TERAMO . Salta l’accordo per i servizi sanitari e assistenziali nelle case di riposo di Teramo e Nereto. È l’effetto della decisione, comunicata per lettera all’Asp1, l’azienda regionale che gestisce le due residenze per anziani, della cooperativa Polis. Troppi, secondo la ditta, i debiti accumulati dalla proprietà della De Benedictis e della Rozzi per prestazioni fornite in passato ai rispettivi ospiti. Da domani, dunque, stando alla comunicazione inoltrata all’Asp1 dalla dirigenza della coop le attività saranno sospese. A meno che non venga versata a strettissimo giro buona parte della somma richiesta dalla Polis e che ammonta a circa otto milioni di euro. L’azienda che si occupa delle case di riposo, però, è pronta rivolgersi a un altro operatore e assicura che i servizi non subiranno alcuna interruzione.
La coop, secondo quanto scrive il presidente Gianfranco Piombaroli, proseguirebbe l’attività solo «in presenza di soluzioni giuridicamente ineccepibili, attraverso la messa a disposizione di somme che garantiscano almeno il 60 per cento del credito maturato, nonché la copertura finanziaria certa degli impegni correnti anche per intervento diretto e/o sostitutivo degli enti locali interessati, ovvero altre forme tecniche da valutare in un tavolo compositivo». Il commissario dell’Asp1 Roberto Canzio, però, respinge la versione per la quale l’azienda non abbia rispettato gli accordi presi a suo tempo con la dirigenza di Polis per il risanamento del debito. «L’intesa prevede che una parte della somma, di entità inferiore rispetto a quella indicata dalla cooperativa, sarebbe stata coperta con una quota del finanziamento regionale per le spese dovute al Covid», spiega, «lo stanziamento non è ancora arrivato, ma verrà messo a disposizione a brevissimo, per cui non siamo noi ad aver violato l’accordo». Il debito verrebbe saldato del tutto con il ricavato dalla vendita di immobili e con altre modalità ancora da definire, a detta di Canzio. «Per la spesa corrente relativa a servizi paghiamo regolarmente», tiene a precisare il commissario, «anche più della cifra mensile concordata». Problemi organizzativi con la centrale di committenza hanno impedito all’Asp1 di avviare nei tempi preventivati la gara per il riaffidamento pluriennale dell’incarico in scadenza a fine ottobre. «Anche questo non è dipeso da noi», evidenzia Canzio, «ma ci siamo attivati subito per individuare un’altra agenzia tramite cui avviare la procedura». Nel frattempo l’Asp1 ha aperto una gara ponte che consenta di individuare un gestore dei servizi per circa due mesi. L’azienda ha raccolto le manifestazioni di interesse da parte di potenziali gestori e tra le altre c’è anche quella inviata dalla Polis. «Ognuno cerca di portare l’acqua al proprio mulino», puntualizza il commissario, «è legittimo fare le scelte che si ritengono migliori per se stessi, ma noi andiamo avanti lungo il percorso che avviamo avviato». L’uscita di scena della Polis, comunque, non avrà ripercussioni sull’assistenza agli ospiti delle case di riposo. Canzio nel pomeriggio di ieri ha incontrato i sindacati per illustrare la situazione e annunciare le prossime mosse. «Faremo un affidamento diretto d’urgenza proprio per evitare l’interruzione dei servizi», spiega il commissario che esclude ripercussioni negative anche sui circa cento operatori impegnati nelle strutture di viale Crispi e Nereto. L’azienda, inoltre, sta continuando la verifica sui conti per accertare l’effettiva consistenza del debito accumulato nei confronti della Polis e degli altri fornitori anche ai fini dell’individuazione di eventuali responsabilità penali ed erariali da parte di gestioni precedenti.
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