Chiudono tre storici negozi del centro

26 Settembre 2020

Tra ottobre e novembre addio a Regalcasa Dino (75 anni di attività), Medori abbigliamento (45) e Wall Street (32)

TERAMO. Tradizioni interrotte e pezzi di storia teramana che se ne vanno. La centralissima piazza Verdi perde tre simboli del commercio cittadino: Dino Regalcasa, Medori abbigliamento, Wall Street. Si tratta di negozi aperti da decenni tra le mura della città, in un quartiere storico – Santa Maria a Bitetto – che appare sempre più vuoto, degradato e privo di attività.
«Siamo arrivati alla fine del percorso professionale per mancanza di continuità», dichiara Alba Guidi, titolare insieme al fratello Dino di Regalcasa, brand storico in città per gli articoli da regalo, «i nostri figli fanno un lavoro diverso e quindi non ci sostituiranno alla guida del negozio, il quale rappresenta una tradizione di famiglia da tre generazioni, con più di 75 anni di attività. Mio padre Antonio raccolse l'eredità da mio nonno così come noi abbiamo fatto con mio padre. Ma ora non c'è stato un ricambio generazionale». Non ci sono rimpianti, però, negli occhi di Alba. «Vogliamo goderci il resto della vita in tranquillità e in pensione», dice, «siamo stati benissimo ma era arrivato il momento di questa decisione: chiuderemo a fine novembre».
Basta spostarsi di un centinaio di metri e troviamo Wall Street, il negozio di borse che fa angolo con via Muzii. Non ci sono rimpianti né tristezze nemmeno in Adelina Gelsomini, la titolare. Anzi, ha la serenità di chi sa di aver fatto la scelta giusta: «Durante il lockdown ho capito di essere arrivata alla fine di questa avventura e di voler finalmente riposarmi. Non esistono altri motivi, c'entrano poco la crisi o la pandemia. Chiuderò l'attività a metà novembre». I ricordi di Lina, così è conosciuta in città la commerciante, sono piacevoli e commossi. «Ho aperto nel maggio del 1988. Prima lavoravo in macelleria con la mia famiglia, fu proprio mio padre a darmi la spinta per aprire un diverso tipo di attività. Scelsi il nome Wall Street in maniera fortuita; andando a fare il contratto per l'allacciamento della corrente del negozio non sapevo che mi si richiedesse il nome dell'attività, che ancora non avevo scelto. Sul tavolo dell'impiegato dell'Enel c'era un giornale recante il titolo "La borsa di Wall Street in rialzo". Fu un'illuminazione, mi piacque il nome e scelsi quello». La commozione lascia spazio al sorriso: «Ho 74 anni e ora voglio solo fare la nonna».
Nello stesso stabile di Regalcasa ma all'altro angolo, verso via Cameli, si trova anche Medori Abbigliamento, altro storico brand cittadino che chiuderà i battenti dopo 45 anni di attività. Ma qui i motivi della chiusura sono ben diversi. «Questa zona è lasciata completamente al degrado», lamenta Antonella Medori, titolare insieme alla sorella Cinzia dell'attività, «non c'è decoro, qui è una discarica a cielo aperto. Paghiamo tasse altissime per avere in cambio abbandono e sporcizia». Ci sono solo rabbia e amarezza nelle parole di Antonella: «Siamo giovani e potevamo andare avanti ancora, ma siamo stanche di come vanno le cose e non vogliamo più combattere. Terremoto, crisi e pandemia ci hanno dato poi la spallata finale. La città ha molti problemi, Teramo da molti anni è gestita male e amministrata peggio. A ciò si aggiunge la situazione della via, che è sempre più desolata, fatiscente, triste. Nessuno ci aiuta. Abbiamo quindi deciso di dire basta e in ottobre chiuderemo».
Le tre storiche attività abbassano dunque le saracinesche: piazza Verdi sarà un po’ più triste e desolata.
©RIPRODUZIONE RISERVATA