Colonnella, misteriosi investitori americani dietro il mega centro turistico
L’identità è tenuta riservata. I capitali raccolti da una finanziaria che fa capo ai progettisti, una srl di Firenze. Il Comune incasserà 6 milioni di oneri e si farà rimettere a nuovo palazzo Pardi
COLONNELLA. Dollari americani per il complesso turistico-ricreativo di Colonnella. La società finanziaria pronta ad investire in contrada Civita avrebbe dietro investitori a stelle e strisce, che ritengono il territorio adeguato all’investimento da 80 milioni di euro per la cittadella dei vip. Sì, perché il complesso sarebbe fruibile solo da facoltosi turisti, quindi particolarmente attrattivo per gli stranieri che guardano all’Italia per le loro vacanze a cinque stelle.
La cifra di 80 milioni è indicativa. La base di partenza è di 60, infatti, che serviranno per dare corpo al progetto redatto dalla Progetto Verde di Firenze , una srl che a sua volta ha costituito una società finanziaria che ha raccolto capitali stranieri da investire in questo lembo d’Abruzzo. Poi ci potrebebro essere variazioni al rialzo, come spesso avviene in corso d’opera. Il Comune di Colonnella, che alcuni giorni fa ha approvato la variante al Pre per la realizzazione del complesso, incamererà circa 6 milioni di euro di oneri, un milione e mezzo dei quali con un accordo di programma andranno al recupero di palazzo Pardi che il sindaco Leandro Pollastrelli vuole destinare a nuova residenza civica.
I nomi degli investitori e la loro provenienza geografica vengono tenuti riservati. Ma presto si conoscerà la cordata di magnati per il semplice motivo che alle carte, fra qualche mese, seguiranno i primi pagamenti che l’ente deve incamerare per concedere il permesso di costruire. I tempi sono maturi per dare vita al progetto. Entro la prossima primavera si dovrebbero ottenere tutte le autorizzazioni (Vas, Asl, Genio civile, vigili del fuoco ed altri) e dare il primo colpo di pala meccanica al terreno che sarà sbancato per ospitare il villaggio. Poi ci vorranno due anni circa di lavori affidati ad imprese specializzate.
Il primo step occupazionale prevede l’assunzione di almeno 40/60 persone altamente qualificate da impiegare soprattutto nel settore alberghiero. Si tratterà di personale poliglotta ad alta specializzazione se si pone mente alla tipologia di turismo a cui la cittadella è destinata. Nel pool di lavoro ci sono anche biologi che devono controllare e monitorare il paesaggio perché il complesso diventi organico al territorio. Spiega perché Giovanni Corradetti, architetto, ascolano di origine ma trapiantato a Firenze, a capo della Progetto Verde. «L’albero non deve stare solo accanto ad un edificio ma anche dentro», dice, presentando la cittadella ecocompatibile e biosostenibile che si armonizza con il territorio perché «l’architettura è natura».
La natura accoglierà nel suo grembo 18mila metri quadrati utili fra comparto residenziale, area divertimento con annesso acquapark e hotel. Così diventerà realtà il “complesso turistico e per il tempo libero” che articola il comparto in tre strutture funzionalmente diversi ma interagenti. Il “club houses”, un’oasi abitativa autonoma immersa nel verde e costituita da 36 abitazioni dotate di servizi collettivi quali ristorante, bar, piscine aperte e coperte, sale ginniche e altro. La “struttura per il tempo libero e il benessere” costituita da un insieme di lagune, piscina ad onde, piscina vulcano, toboga e altre attrazioni attorno alle quali si sviluppano gli ambienti fitness, ristoro, pizzeria, discoteca sull’acqua ed altro. Infine, un hotel costituito da 126 camere, 19 suites presidenziali, due appartamenti presidenziali, una sala congressi per 650 persone, una sala congressi per 143 persone, sala per manifestazioni di moda, tre ristoranti, un disco-bar, quattro bar. Spunteranno dal nulla grotte di pietra e una spiaggia fatta di sabbia non di mare.
Tutt’intorno e dentro le strutture vivrà un patrimonio arboreo di qualità, con specie in via di estinzione.
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