Colonnella, presi i rapinatori della sala slot: il rifugio era nell'Ascolano
I carabinieri chiudono il cerchio sulle indagini, arrestati i due complici dell'albanese che venne acciuffato a Brindisi e della donna di 43 anni
TERAMO. E' stato chiuso il cerchio attorno ai rapinatori che a gennaio erano fuggiti con circa 26mila euro rapinati nella sala slot La Perla di Colonnella. Oltre all'albanese Xhihha Rigente che venne acciuffato a Brindisi, e a una donna di 43 anni, sono stati arrestati un 37enne, già conosciuto per altri fatti, e un 69enne che avrebbe messo a disposizione la sua abitazione di Ascoli Piceno per utilizzarla come rifugio dopo il "colpo". Dei due non sono state fornite per ora altre indicazioni. Si sa solo che l'albanese e il 37enne sono ritenuti gli esecutori materiali della rapina avvenuta il 30 gennaio scorso.
Le indagini sono state portate avanti per sette mesi dai carabinieri del Nucleo investigativo del Comando orovinciale di Teramo e della Compagnia di Alba Adriatica coordinate dalla Procura della di Teramo. Gli arresti sono stati effettuati in collaborazione con i militari dei Comandi provinciali di Ascoli Piceno e Lecce, su ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice del Tribunale di Teramo.
Durante la rapina avvenuta, pochi minuti dopo la mezzanotte, ci furono attimi di panico anche per una cliente della sala slot che venne minacciata dai due banditi affinché si disfacesse del proprio cellulare. Successivamente l’albanese, identificato poi per Xhihha Rigente, esplose diversi colpi di pistola verso una pattuglia del Radiomobile di Alba Adriatica, prima di darsi a una disperata fuga che si concluse a Brindisi con il suo arresto.
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