Data la “patente” a più di duecento raccoglitori di funghi
Rocca Santa Maria, consegnati gli attestati di idoneità a coloro che hanno frequentato il corso di micologia
ROCCA SANTA MARIA. Sono 220 gli attestati di idoneità rilasciati in questi giorni per la raccolta dei funghi, dal “Corso sui funghi e tartufi del Ceppo”, tenuto a Rocca Santa Maria nei mesi di maggio e giugno. Organizzato dall'amministrazione comunale, dall'amministrazione separata (Asbuc) e dalla Provincia di Teramo, il corso, interamente gratuito, si è articolato in otto lezioni che hanno spaziato dall'analisi del regno dei funghi per arrivare all'approccio allo studio dellla specie, passando per la raccolta, la coltivazione dei tartufi e l'analisi dei funghi velenosi.
Diretto dal tecnologo alimentare e ispettore micologo Roberto Zilli, presenza costante ad ogni lezione, il corso ha sviscerato anche la normativa per la raccolta dei funghi in Abruzzo e per la relativa commercializzazione, curata dall'avvocato Dario D'Alessandro del Foro dell'Aquila. E poi ancora il riconoscimento delle diverse specie fatta dall'agronomo Agostino Agostini, direttore tecnico del Consorzio forestale dell'Appennino centrale, che ha fatto un'analisi dei boschi e degli ambienti dove vivono i funghi dei Monti della Laga. Il corso, valido per il rilascio o il rinnovo del tesserino per la raccolta dei funghi epigei, ha visto una nutrita partecipazione di fungaioli provenienti oltre che dal comune di Rocca Santa Maria, anche da Valle Castellana, Teramo e Ascoli Piceno. «Si è reso necessario promuovere questo corso di formazione», ha spiegato il presidente dell'Asbuc Gianpacifico Di Pietro, «perché, come previsto dalla legge regionale, è fondamentale avere appropriata conoscenza di questi prodotti del sottobosco sia per la sicurezza alimentare, sia per l'ambiente in modo da consentire di mantenere integre le condizioni di produzione naturale di questi frutti, uniche risorse del nostro territorio». «Un corso», ha concluso il sindaco di Rocca Santa Maria Lino Di Giuseppe, «che ha permesso di approfondire gli argomenti che spaziano attorno alla micologia, alla produzione e valorizzazione dei funghi e dei tartufi, prodotti che danno prestigio ai nostri luoghi e alla nostra gente».
Catia Di Luigi
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