Le operazioni di spegnimento a Scerne di Pineto

TERAMO

Esclusa nube tossica nel largo raggio dopo l'incendio, riaprono le scuole in 5 comuni

Rogo della fabbrica di solventi a Scerne: la decisione dei sindaci di Atri, Pineto, Roseto, Morro D'Oro e Notaresco. Accertata la presenza di amianto: ora la bonifica dovrà essere particolare

TERAMO Scuole aperte domani, mercoledì 2 ottobre, dopo che oggi sono state chiuse a causa dei timori della nube tossica che si è alzata dall'incendio della fabbrica Kemipol di solventi a Scerne di Pineto. I sindaci dei comuni di Pineto, Roseto, Atri, Notaresco, Morro D'Oro hanno preso la decisione alla luce dei risultati delle analisi dell'aria effettuate dall'Agenzia per l'ambiente Arta che escludono l'inquinamento.

Possono ripartire anche le attività produttive, con l’obbligo, per queste ultime e dove necessario, di provvedere alla sostituzione dei filtri degli apparecchi di ventilazione.

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Nel corso di una riunione in Prefettura è stato affrontato il tema della presenza di amianto nella fabbrica andata a fuoco. A questo riguardo, sono in corso ulteriori verifiche, ma gli organi competenti hanno comunicato che eventuali ricadute possono essere circoscritte all’area dell’incendio e comunque entro e non oltre un raggio di 500 metri.

La presenza di cemento amianto è stata riscontrata nel tetto della Kemipol. Parte della copertura, a causa delle fiamme, è collassata. Uno dei blocchi del tetto, prelevato dai vigili del fuoco, è stato portato nei laboratori dell'Agenzia regionale per la tutela ambientale (Arta), dove è stata accertata la presenza di amianto. L'amianto, spiegano all'Agenzia, se si sfalda, se si rompe o se esplode può rappresentare un problema a causa delle fibre aerodisperse. Di conseguenza, la bonifica del sito dovrà avvenire secondo protocolli ben precisi. I risultati degli accertamenti dell'Arta sono stati trasmessi alle autorità competenti, a partire da quella sanitaria, per gli eventuali provvedimenti del caso.

Intanto a Roseto restano in vigore le seguenti misure precauzionali fino a giovedì, in attesa dei risultati delle ulteriori analisi che l’Istituto Zooprofilattico sta eseguendo su mandato del Sian: divieto di raccolta e consumo di prodotti ortofrutticoli e foraggio per animali, compresa raccolta delle olive ed eventuale trebbiatura; divieto di pascolo e razzolamento degli animali da cortile e d’affezione.