Fabiana, investigatori al lavoro: controllate videocamere e telefonate
Le indagini dei carabinieri premono sull’acceleratore proprio sugli ultimi contatti di Fabiana Piccioni, la 46enne di Giulianova trovata semicarbonizzata in via Cavoni dopo essere scomparsa da casa nella giornata del 2 gennaio.
GIULIANOVA. La soluzione è nelle ultime telefonate di Fabiana, quelle che con l’arrivo dei tabulati sono già all’esame degli investigatori.
Le indagini dei carabinieri premono sull’acceleratore proprio sugli ultimi contatti di Fabiana Piccioni, la 46enne di Giulianova trovata semicarbonizzata in via Cavoni dopo essere scomparsa da casa nella giornata del 2 gennaio. Il cerchio si stringe sulle ultime frequentazioni della donna: è la chiave per trovare chi era con lei, non l’ha soccorsa dopo il malore mortale conseguenza del mix di droghe assunte e ha bruciato parte del corpo dopo averlo lasciato tra i rifiuti quando la donna era ormai senza vista così come ha stabilito l’autopsia che ha escluso la presenza di fumo nei polmoni.
E anche ieri i carabinieri hanno raccolto ulteriori testimonianze di persone informate sui fatti proprio con l’obiettivo di ricostruire gli ultimi giorni della donna. Un particolare contributo alle indagini arriva anche dalla visione delle tantissime immagini catturate dalle telecamere dei tanti impianti di videosorveglianza pubbliche e private che sono state acquisite. Per ora il fascicolo della Procura resta contro ignoti: al momento non c’è nessun indagato. Continuano le ricerche per trovare i vestiti, il telefono cellulare e la bicicletta della donna che in passato aveva lavorato come estetista e barista, aveva svolto attività di volontariato e aveva partecipato a gruppi di preghiera dopo un periodo trascorso in una comunità di recupero. Nel 2019 si era candidata come consigliera comunale con la lista “Idea” . Viveva con i familiari e nella mattinata del 2 era uscita di casa in sella alla sua bicicletta facendo perdere le sue tracce.
Nella tarda serata aveva inviato un messaggio vocale alla mamma dicendo «Sto bene, torno presto». Poi più niente, nessun contatto e telefono sempre spento. Nella giornata del 4 i familiari hanno presentato una denuncia di scomparsa ai carabinieri che hanno subito avviato le indagini. Nel pomeriggio del 9 il ritrovamento del cadavere.
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