Gas, i due Cosev si fondono: obiettivo l’asta provinciale
VAL VIBRATA. A ruota, le amministrazioni comunali socie di Cosev Impianti e Cosev Servizi stanno deliberando la fusione fra le due partecipate che, in Val Vibrata e fuori dalla vallata, si occupano...
VAL VIBRATA. A ruota, le amministrazioni comunali socie di Cosev Impianti e Cosev Servizi stanno deliberando la fusione fra le due partecipate che, in Val Vibrata e fuori dalla vallata, si occupano prevalentemente di rete gas. Questo non solo nell’ottica della spending review, ma anche per questioni di forza economica in vista di quella che sarà la rivoluzione della gestione della rete su scala provinciale, come prevede la norma nazionale.
Cosev Servizi per incorporazione fagociterà Cosev Impianti (sparirà anche il cda) e in vista dell’appuntamento con l’asta provinciale potrà allearsi con altre aziende per contrastare l’avanzata dei colossi nazionali. Per ora, la sinergia imprenditoriale sotto forma di Ati (associazione temporanea d’impresa) starebbe nascendo fra Cosev, Marramiero di Pescara ed Estra. Voci parlano di un tentativo di coinvolgimento dell’Eni. Infatti, la richiesta di forza economica è ingente perché milionaria. Cosev e gli altri, qualora si aggiudicassero la gara, dovrebbero liquidare le aziende oggi proprietarie della rete provinciale. In più, dovrebbero avere le risorse sufficienti a fronteggiare la gestione della rete per i 47 comuni. Al contrario, nel caso in cui perdessero l’asta, i comuni proprietari della rete afferenti a Cosev si vedrebbero riconosciuto il prezzo della rete oggi di proprietà del Cosev che sarebbe, così, pagato dai nuovi gestori. Il valore della rete gas di Cosev si aggira intorno ai 15milioni di euro. E’ il valore che il gruppo Consorzio Servizi Vibrata Spa porterebbe in dote (oltre al know how, alle risorse umane e tecniche) nell’Ati, insieme al capitale che i partner metteranno a disposizione. Il valore del ristoro, nel caso fossero Cosev & C. ad aggiudicarsi l’asta provinciale, sarebbe di 120 milioni circa. Somma occorrente ma non sufficiente perché, alla fine, l’impegno economico oscillerebbe fra i 200 ed i 300 milioni. In questa operazione, Teramo è il Comune capofila. Tocca al sindaco Brucchi aprire le danze, procedere cioè ad indire la gara. Il termine sarebbe fissato al 2015 ma si potrebbe andare ad una proroga.
Tornando all’incorporazione di Cosev Impianti in Cosev Servizi, finora hanno deliberato Nereto, Sant’Omero, Colonnella e Controguerra. Mancano Bellante e Crognaleto. Nel frattempo, per le esigenze transitorie, i due consigli di amministrazione resteranno in piedi fin quando i sindaci non saranno chiamati a formare un nuovo cda.
Alex De Palo
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