Giulianova, don Elvio liberato e subito riarrestato
Doppio colpo di scena in poche ore: il Riesame scarcera il viceparroco sott’accusa, il pm di Perugia lo rimanda in cella
GIULIANOVA. Commosso e con le mani giunte in preghiera prima e poi sul viso, don Elvio ha accolto ieri mattina la decisione di scarcerazione immediata del tribunale del riesame di Perugia. Un sollievo che è durato poco. Don Elvio è stato liberato e subito dopo riarrestato, nel giro di appena cinque ore. In tarda serata il difensore del sacerdote ha comunicato al vescovo, Michele Seccia, che il magistrato di Perugia ha chiesto e ottenuto l’arresto bis per il vice parroco di Giulianova. Solo poche ore dopo che il tribunale del riesame lo aveva rimesso in libertà. Non si conoscono i motivi del secondo colpo di scena, ma si tratta della stessa inchiesta. A Giulianova si è immediatamente sparsa la voce del nuovo arresto del vice parroco di Santa Maria Annunziata. Ed è stato uno shock.
Il sacerdote 62enne originario di San Ginesio di Macerata è rinchiuso nel carcere di Capanne da 24 giorni, con l'accusa di tentata violenza nei confronti di una donna rom di 50 anni residente a Santa Maria degli Angeli (Assisi), secondo la quale il prete prima le avrebbe fatto ripetute avances e poi avrebbe cercato di violentarla in casa, approfittando dell'assenza della figlia. Il tribunale del riesame aveva accolto ieri il ricorso, depositato lo scorso 30 settembre dagli avvocati Massimo Spaccassassi e Concetta Colleoni, del riesame dell'ordinanza di misura cautelare del religioso, che ha voluto partecipare all'udienza nonostante non fossero previste sue dichiarazioni. «Ha sentito la discussione», ha raccontato l'avvocato Spaccasassi prima che il sacerdote venisse arrestato di nuovo, «e ha seguito direttamente la vicenda. Con le mani giunte in preghiera e poi sul viso ha accolto con commozione la decisione del Riesame. Con un senso di delicatezza ha chiesto spiegazioni. Gli ho spiegato che è stato liberato ma non esonerato dal procedimento. Ciò che conta ora è che sia fuori dal carcere», diceva il legale. «Non siamo entrati nel merito della vicenda, ma ci troviamo ancora nel merito cautelare, ciò significa che in questa fase non si discute di prove o di colpevolezza. Vengono semplicemente rivalutati i presupposti che indussero il gip all'arresto». Con la revoca dell'arresto il riesame aveva stabilito che non c'era pericolo di fuga, né di inquinamento delle prove, né tanto meno di ripetere lo stesso reato. Ma ormai sono fatti superati anche se non si sa ancora per quali motivi si è arrivati al secondo arresto per la stessa inchiesta per tentato stupro.
La notizia della scarcerazione di don Elvio era stata ben accolta dal parroco dell’Annunziata. «E’ una notizia bellissima», aveva commentato don Ennio Di Bonaventura prima di sapere del nuovo arresto, «ora don Elvio è libero e deciderà lui dove andare, se tornare a Giulianova o a casa sua a San Ginesio di Macerata. In tutti i casi la giustizia andrà avanti». Il parroco, rimasto molto scosso quando don Elvio fu arrestato, ha sempre difeso il suo vice che, secondo lui e tutta la comunità, sarebbe stato incastrato. «Da quando è in carcere non l’ho più sentito», aveva concluso don Ennio «ma gli avvocati sono sempre stati in contatto con lui. Sarei dovuto andare a trovarlo la settimana scorsa, ma non mi è stato possibile. Lo aspettiamo». Invece è arrivata la doccia fredda.
Catia Di Luigi
Margherita Totaro
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