Hanno solo 11 anni Costretti a cambiarsi all’aperto e al gelo
Roseto: il caso degli spogliatoi del campo di Santa Lucia Sono in condizioni pessime, i genitori creano un comitato
ROSETO. Giovani calciatori di 11 anni costretti a cambiarsi all’aperto, nonostante il freddo di questo periodo, perché gli spogliatoi sono in uno stato pessimo, soprattutto sotto il profilo igienico. È accaduto venerdì pomeriggio al campo di Santa Lucia, dove era in programma una gara ufficiale del campionato Esordienti tra la formazione di Pineto, nella veste di ospite, e quella del Sacro Cuore Roseto.
«Siamo stati mandati al Santa Lucia», spiega Claudio Caporaletti, uno dei dirigenti della società giovanile «ci hanno detto che a Roseto non c’erano altri campi disponibili. Ma quando siamo arrivati sul posto, abbiamo capito che l’impianto non rispettava le più elementari norme igieniche, tanto che l’arbitro, dopo un controllo anche sul terreno di gioco, ha deciso per la nostra sconfitta a tavolino». I ragazzi hanno deciso di giocare comunque la partita, considerandola un allenamento, ma senza usufruire degli spogliatoi.
«Già all’ingresso siamo rimasti colpiti da un cartello che avvertiva dell’acqua non potabile», interviene Franco Caporaletti, un altro dirigente «il che rappresenta già un rischio per i ragazzi. Poi gli spogliatoi sporchi, il bagno allagato perché c’erano abbondanti perdite di acqua dal water e dalla cassetta di scarico, entrambe tamponate con stracci luridi». Un ambiente non adatto a bambini di 11 anni, tanto da suscitare le proteste dei genitori, i quali hanno deciso di costituirsi in comitato per far sentire la propria voce con il Comune. «Non capiamo perchè l’impianto di Santa Lucia sia in condizioni così precarie», proseguono, «quando il Comune sborsa fondi per la sua gestione, affidata a un’altra società di calcio giovanile (la As Roseto, ndc). Sarebbe opportuno che gli addetti comunali e l’assessore verificassero come vengono utilizzati i soldi delle tasse dei rosetani». Inoltre, la scuola calcio Sacro Cuore è l’unica società a non avere un impianto comunale dove fare gli allenamenti, tanto da dover utilizzare il piccolo campo in sintetico dell’oratorio. «Sembra che nessuno ci voglia», concludono amareggiati i dirigenti «al Fonte dell’Olmo ci consentono di utilizzare come spogliatoi solo sgabuzzini senza riscaldamento; il Patrizi pare sia ufficialmente inutilizzabile, ma la sera viene affittato a squadre amatoriali; il Santa Lucia è in queste condizioni L’unico impianto dove siamo accolti a braccia aperte e in condizioni perfette è quello di Cologna Spiaggia ‘Piane Tordino’. Vorremmo sapere dall’assessore (Mirco Vannucci, ndc) perché questa disparità di trattamento».
Federico Centola
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