I vandali prendono di mira anche Gesù

24 Dicembre 2013

Roseto, atto sacrilego nel presepe allestito dai cittadini in via Veronese. Dieci anni fa lo stesso scempio avvenne ad Atri

ROSETO. Atto vandalico a sfondo sacrilego contro il presepio allestito di fronte alla scuola elementare “Maria Schiazza” in via Veronese. I vandali hanno preso di mira il bambinello, inscenando la sua impiccagione all’interno della capanna dove è posizionata la culla insieme a due manichini a grandezza quasi naturale che rappresentano San Giuseppe e la Madonna. Il gesto è stato completato dall’utilizzo della corda lasciata dagli autori del presepio all’interno della capanna.

Ad accorgersi che qualcosa non andava è stata una delle maestre della scuola, la quale è entrata nella capanna per constatare di persona se fosse tutto a posto. Ma una volta aperta la porta le si è parata davanti una scena che l’ha fatta rabbrividire. «Quando la maestra mi ha chiamato ho subito capito dal suo tono di voce che qualcosa non andava», racconta Vitaliano Casalena, uno dei residenti nel quartiere che ha preso parte alla realizzazione del presepio, «così sono corso immediatamente alla capanna e anch’io ho visto una scena che mi ha fatto accapponare la pelle. La cosa che mi ha impressionato maggiormente è la posizione in cui ho trovato il bambinello: mentre pendeva ancora dalla corda aveva la testa reclinata su un lato quasi fosse una persona reale». Subito i responsabili del presepio si sono messi all’opera per mettere tutto in ordine, così prima che i bambini giungessero a scuola ogni cosa era al proprio posto. «Abbiamo agito subito», dice ancora Casalena, «perché non volevamo che una scena così brutta potesse impressionare i bimbi». E così è stato: quando la campanella è suonata nessuno degli scolari si è accorto di quello che era successo la notte prima.

Resta lo sconcerto per un gesto senza senso, messo in atto probabilmente da teppistelli della zona, il cui sfondo macabro ha lasciato interdetti tutti coloro che hanno visto la scena. Purtroppo, però, non si tratta di episodi rari, tantomeno isolati. Una decina di anni fa, infatti, si verificò una cosa simile nella vicina Atri, dove due vandali (poi identificati) si accanirono contro la statuina che rappresentava Gesù Bambino nel presepio in piazza, appendendola a un cappio.

Federico Centola

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