La Asl non paga le ambulanze servizio svolto gratis da 5 mesi
Le associazioni di volontariato della rete del 118 devono ancora ricevere 250mila euro L’Anpas: «E’ assurdo, per un problema burocratico fra poco non avremo i soldi per la benzina»
TERAMO. La Asl non paga le associazioni di volontariato che fanno parte della rete del 118. Ormai da cinque mesi le 12 associazioni aderenti all’Anpas Abruzzo - di cui quattro della Val Vibrata, - non ricevono i rimborsi per le prestazioni svolte.
«E' davvero sconfortante», afferma il consigliere nazionale per l'Abruzzo dell’Anpas Marino Oliverii «ogni anno puntualmente si ripropone la questione dei mancati pagamenti, benché queste convenzioni siano in essere oramai da tempo immemore.Ad aggravare la situazione quest'anno c'è la motivazione addotta dalla Asl, anche se in via ufficiosa: alla base del ritardo non ci sarebbe la consueta carenza di liquidità bensì una disputa tutta interna all'azienda, su chi debba assumersi l'onere di riscontrare le fatture ricevute dalle associazioni. A quanto pare non si riesce a stabilire quale ufficio o quale dirigente debba prendere in carico la nostra liquidazione, cosa assurda se si considera che stiamo parlando di servizi arcinoti, regolarmente svolti diversi mesi prima sulla base di una regolare convenzione e per i quali la Asl può effettuare qualsiasi tipo di riscontro: sia che si parli di emergenza sanitaria sia che ci si riferisca a trasporti secondari essi si originano sempre su richiesta dell'azienda e si compiono al suo interno.Tutte le associazioni di volontariato e gli enti che realizzano questa convenzione si trovano nella medesima condizione ed alcune realtà iniziano ad avere forti problemi: se la situazione si protrarrà ancora neanche le rinomate doti di rianimatore del professor Varrassi riusciranno ad evitare l'originarsi di disservizi per l'utenza, problemi che non possiamo permetterci con l'estate alle porte».
In totale la Asl ha un debito di 250mila euro nei confronti delle associazioni di volontariato. Questo sta creando non pochi problemi alle associazioni, che ormai non hanno più liquidi. A breve, prevedono i presidenti, non ci saranno nemmeno più i soldi per rifornire di benzina le ambulanze. Per non parlare dei dipendenti - in totale sono una ventina - che si affiancano ai volontari: sono a rischio gli stipendi e, se non saranno liquidati i fondi entro breve, anche i posti di lavoro. «Si stanno esaurendo tutti i fondi di riserva messi da parte, quando terminano non possiamo andare in banca e chiedere i prestiti: i presidenti sono tutti volontari che mettono a disposizione le proprie energie per la società, non possono ipotecare le proprie case», osserva Oliverii.
Il consigliere incalza: «I soldi la Asl ce l’ha, ma non c’è nessuno che si vuole prendere la responsabilità di riscontrare le fatture. E’ assurdo, stiamo parlando sempre di una realtà afferente alla Asl, sia per il 118 che per il taxi sanitario per la dialisi: i trasporti vengono richiesti dalla Asl e gli arrivi vengono vidimati dalla stessa Asl. Quindi non c’è alcun rischio, la Asl ha tutto sotto controllo. Loro hanno insistito perchè la convenzione venisse prorogata di un anno, è stato fatto a marzo. Ma poi non si paga nè il vecchio, nè il nuovo». I vertici dell’Anpas chiederanno a breve un incontro al direttore generale Giustino Varassi.
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