La sfida ai clan raccontata agli studenti

26 Ottobre 2023

Premio Borsellino: il nuovo incontro del testimone di giustizia Leonardi all’istituto Alessandrini

«TERAMO. «Questa è la mia vita e non un racconto di finzione. E ho la responsabilità civile di raccontarla perché è la mia piccola parte per rendere la società migliore. Vivere con la paura e con le limitazioni di essere sotto scorta è dura, ma è il prezzo per combattere per la libertà e per il futuro dei giovani».
Piene di significato e di speranza le parole di Luigi Leonardi, l’imprenditore napoletano testimone di giustizia che vive sotto scorta per essersi ribellato alla camorra e che ieri mattina, dopo il precedente incontro di lunedì, ha portato in scena, nell’ambito del 31esimo Premio Borsellino e nell’aula magna dell’istituto “Alessandrini - Marino”, il proprio monologo teatrale “Una vita sotto scorta” in cui racconta i 21 anni trascorsi subendo le estorsioni e le vessazioni, anche un incidente in auto procurato appositamente con vari interventi chirurgici alla testa e un sequestro, della criminalità organizzata. Leonardi che è rimasto «nella mia Napoli che amo e dalla quale non voglio andar via» come ha sottolineato con occhi commossi, ha avuto il coraggio di dire no al pizzo perdendo l’impresa e i cinque negozi di illuminotecnica e diventando un testimone di giustizia nel maxi processo alla camorra. Il coraggio che si accompagna a una costante paura, «che ho sempre cercato di nascondere e che ormai stai diventando quasi "un’amica", ma che si deve superare se si vuole vincere» come ha confidato e il dovere morale che lo ha spinto «a non abbassare la testa nonostante la delinquenza mi aveva puntato perché quando si dice sì alle loro richieste si normalizza la criminalità». Una testimonianza nella forma teatrale che «accorcia le distanze con i giovani per far sì che diventino cittadini rispettosi della legalità», ha concluso, «ognuno deve fare la propria, seppur piccola parte, per sconfiggere le mafie». E gli studenti si sono mostrati interessati ponendogli domande, osservazioni e riflessioni. Una mattinata ricca di emozioni alla presenza della dirigente scolastica Maria Letizia Fatigati, il vicario del questore Raffaele Attanasi, il comandante del nucleo operativo e radiomobile dei carabinieri di Teramo Marino Capponi, il promotore Leo Nodari e la referente Francesca Martinelli del Premio Borsellino. Leonardi oggi è al teatro di Corropoli per gli alunni dell’I.c. Corropoli – Colonnella – Controguerra.
Adele Di Feliciantonio