TERAMO
Minaccia i vigili con il coltello: arrestato l’ambulante no mask
Vincenzo Mastrorazio, 42enne di Torrevecchia Teatina, si presenta al mercato del sabato nonostante i divieti
TERAMO. È finito in manette l'ambulante no mask che da mesi porta avanti la sua personale protesta contro l'uso dei dispositivi di sicurezza. Vincenzo Mastrorazio, 42enne di Torrevecchia Teatina, è stato arrestato ieri mattina per
resistenza, violenza e minacce a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato, inosservanza dei provvedimenti dell’autorità e porto abusivo di oggetti atti ad offendere.
L'uomo, che commercia abbigliamento, di buon’ora si è presentato in quella che è la sua solita postazione nel mercato del sabato in città, lungo viale Madre Teresa di Calcutta. È arrivato nonostante i divieti che gli imponevano di star lontano da Teramo per cinque sabati. Ma, del resto, già la scorsa settimana aveva fatto lo stesso incassando una denuncia. La polizia municipale venerdì aveva proceduto col transennare l'area assegnata a Mastrorazio, che ieri mattina è arrivato col furgone e ha cercato di sistemare la bancarella. Ha trovato sul posto gli agenti e subito il clima si è scaldato. L'ambulante ha iniziato a spostare e danneggiare le transenne, ha aggredito verbalmente i vigili e si è reso necessario l'intervento dei carabinieri. Mastrorazio avrebbe sfoderato anche un coltello minacciando la municipale ed è scattato l'arresto: i militari della stazione di Teramo lo hanno trasferito in caserma e poi in tribunale dove è comparso davanti al gip. L'arresto è stato convalidato e il processo è stato fissato per il 15 giugno. In attesa del giudizio, l'ambulante teatino è stato rimesso in libertà.
Era la sesta volta che Mastrorazio si presentava al mercato con la sua bancarella senza mascherina. Per tre volte era stato sanzionato e allontanato col divieto di fare ritorno in città per cinque settimane. Sabato scorso, violando la misura, si era ripresentato rivendicando la libertà di lavorare e di rifiutare la mascherina. Nuova sanzione e fascicolo inviato dalla Municipale in Procura per inosservanza dei provvedimenti dell'autorità. L'ambulante, nonostante la piega penale presa dalla vicenda, aveva promesso di non arrendersi e di tornare: ieri così ha fatto, presentandosi come in passato con il padre (verso il quale non sono adottate misure). Questa volta, però, l'esito è stato decisamente più grave. (v.m.)