Trovato morto nudo sulla spiaggia a 34 anni. L’autopsia: ucciso dal freddo
Effettuato l’esame autoptico sul 34enne senzatetto deceduto a Martinsicuro nella mattinata di Santo Stefano
MARTINSICURO. L’autopsia che la Procura di Teramo ha affidato all’anatomopatologo Giuseppe Sciarra ha dissipato ogni dubbio, ma già i primi riscontri sul corpo di Mbache Beye Cheikh, il 34enne senegalese trovato morto nella mattinata di Santo Stefano sulla spiaggia di Martinsicuro, sembravano ricondurre all’ipotermia. L’uomo, che è stato rinvenuto completamente nudo, è stato insomma ucciso dal freddo. Il risultato dell'esame autoptico ha confermato la morte per ipotermia. Non è stato invece effettuato l'esame tossicologico, che forse si terrà domani.
Resta tuttavia, al momento, un alone di mistero sulla vicenda, essendo irrisolto il quesito che un po’ tutti si sono posti: perché un uomo proveniente dall’Africa equatoriale, dunque affatto abituato e tantomeno resistente al freddo, avrebbe dovuto spogliarsi e fare un bagno in mare con le temperature gelide di questi giorni? È infatti proprio a un bagno fatto volontariamente che fa pensare la prima ricostruzione degli eventi, visto che gli indumenti e i documenti del giovane sono stati ritrovati appoggiati sulla spiaggia a un centinaio di metri dallo stabilimento dov’era il corpo.
Una delle ipotesi è che il senegalese fosse in stato di alterazione da alcol o stupefacenti. Il comandante provinciale dei carabinieri di Teramo, colonnello Pasquale Saccone, ieri ha dichiarato al Tgr Abruzzo: «L’uomo era a noi conosciuto per questioni di droga. Non aveva fissa dimora ma si muoveva da Roseto e negli ultimi giorni a Martinsicuro aveva dato in escandescenza un paio di volte». Insomma, Cheikh potrebbe non essere stato in sé quando ha deciso di tuffarsi, sempre che non si sia trattato di un suicidio. Una cosa almeno è certa: sul corpo non c’è alcun segno di violenza.
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