Non ritirati 2mila permessi
Stranieri, documenti di soggiorno accumulati da mesi.
TERAMO. Un cumulo di permessi di soggiorno. Sono ben pochi gli stranieri che vanno in questura a ritirare il documento, basilare per la loro permanenza in Italia. Tant’è che la questura lancia un deciso invito a ritirare i duemila permessi che giacciono all’ufficio stranieri. Uno degli obiettivi prioritari che si pose il questore Amalia Di Ruocco quando si insediò a Teramo, nel luglio scorso, era appunto la riduzione dei tempi di attesa nel rilascio dei permessi di soggiorno. L’obiettivo era la consegna del documento allo straniero entro 45 giorni dall’avvio della pratica. Un obiettivo centrato in pieno: tutto l’arretrato - circa 1.400 pratiche - nel giro dell’estate è stato smaltito e i permessi di soggiorno sono pronti. Ma ben pochi immigrati vanno in questura a ritirarli. Tanto che se ne sono accumulati più di duemila.
Una cifra non da poco, se si considera che in totale gli immigrati regolari presenti in provincia sono 13mila circa. A dire il vero la tendenza a lasciar giacere i documenti negli uffici della questura si era delineata già prima dell’accelerazione delle pratiche amministrative. Al suo arrivo il questore Di Ruocco aveva trovato circa 700 permessi non ritirati. Ma ora, con la velocizzazione dei tempi, il cumulo diventa notevole. Da qui l’avviso della questura, che informa che «sono pronti per la riconsegna tutti i permessi di coloro che hanno presentato il kit alle Poste sino al 15 settembre 2009». Gli extracomunitari potranno recarsi negli appositi sportelli della questura di viale Bovio a Teramo dal lunedì al venerdì, dalle 14.30 alle 17.30, ed il sabato mattina dalle 9 alle 13. Coloro che hanno lasciato la documentazione agli sportelli del commissariato di Atri potranno ritirarli nello stesso ufficio il martedì e il giovedì dalle 9 alle 13.
«Con l’occasione», si legge in una nota della questura, «si rinnova a tutti gli interessati l’invito a voler consultare per il futuro, costantemente, il sito web della polizia per verificare se il proprio permesso di soggiorno risulti “in consegna”: questa informazione consentirà di recarsi allo sportello per il ritiro anche qualora il cittadino straniero non abbia ancora ricevuto, nel frattempo, la comunicazione al riguardo attraverso l’Sms di invito o la comunicazione scritta». Le raccomandazioni, l’elenco dei documenti necessari e le novità sono illustrate dunque sul sito http://questure.poliziadistato.it/Teramo, per chi ha un computer.
E sul sito internet si può controllare se il permesso di soggiorno è pronto e quindi presentarsi nei periodi di apertura degli sportelli. Gli extracomunitari se la prendono comoda, probabilmente, anche perchè a eventuali controlli basta esibire la ricevuta rilasciata all’inizio dell’iter burocratico per avere il permesso. Dopodichè saranno agli agenti a verificare l’effettiva esistenza del permesso in giacenza. Il rischio però è che se il documento non viene ritirato per troppo tempo e scade, secondo quanto dispone il pacchetto sicurezza, dopo tre mesi dalla scadenza non viene più consegnato se non ci sono motivi validi per l’inerzia.
Una cifra non da poco, se si considera che in totale gli immigrati regolari presenti in provincia sono 13mila circa. A dire il vero la tendenza a lasciar giacere i documenti negli uffici della questura si era delineata già prima dell’accelerazione delle pratiche amministrative. Al suo arrivo il questore Di Ruocco aveva trovato circa 700 permessi non ritirati. Ma ora, con la velocizzazione dei tempi, il cumulo diventa notevole. Da qui l’avviso della questura, che informa che «sono pronti per la riconsegna tutti i permessi di coloro che hanno presentato il kit alle Poste sino al 15 settembre 2009». Gli extracomunitari potranno recarsi negli appositi sportelli della questura di viale Bovio a Teramo dal lunedì al venerdì, dalle 14.30 alle 17.30, ed il sabato mattina dalle 9 alle 13. Coloro che hanno lasciato la documentazione agli sportelli del commissariato di Atri potranno ritirarli nello stesso ufficio il martedì e il giovedì dalle 9 alle 13.
«Con l’occasione», si legge in una nota della questura, «si rinnova a tutti gli interessati l’invito a voler consultare per il futuro, costantemente, il sito web della polizia per verificare se il proprio permesso di soggiorno risulti “in consegna”: questa informazione consentirà di recarsi allo sportello per il ritiro anche qualora il cittadino straniero non abbia ancora ricevuto, nel frattempo, la comunicazione al riguardo attraverso l’Sms di invito o la comunicazione scritta». Le raccomandazioni, l’elenco dei documenti necessari e le novità sono illustrate dunque sul sito http://questure.poliziadistato.it/Teramo, per chi ha un computer.
E sul sito internet si può controllare se il permesso di soggiorno è pronto e quindi presentarsi nei periodi di apertura degli sportelli. Gli extracomunitari se la prendono comoda, probabilmente, anche perchè a eventuali controlli basta esibire la ricevuta rilasciata all’inizio dell’iter burocratico per avere il permesso. Dopodichè saranno agli agenti a verificare l’effettiva esistenza del permesso in giacenza. Il rischio però è che se il documento non viene ritirato per troppo tempo e scade, secondo quanto dispone il pacchetto sicurezza, dopo tre mesi dalla scadenza non viene più consegnato se non ci sono motivi validi per l’inerzia.