Nuova influenza, i casi salgono a 20
Delegazione di Cipro isolata nella scuola controllata da vigilantes.
TERAMO. E’ un bollettino che si aggiorna di ora in ora. Salgono a venti i casi di influenza A/H1N1, tutti di giovani atleti ciprioti. Tra giovedì sera e venerdì mattina, infatti, altri dieci atleti della delegazione arrivata a Teramo per la Coppa Interamnia sono stati ricoverati nel reparto di pneumologia, riaperto per l’occasione. Una concentrazione che resta una delle più alte mai verificatesi in Italia. Otto di questi atleti sono in un fase conclamata: le analisi dell’istituto superiore della sanità hanno confermato che si tratta del nuovo tipo di influenza, mentre gli altri per il momento sono stati sottoposti ai test rapidi. Ieri sera, intanto, quattro ragazzi della squadra e un accompagnatore, di quelli ricoverati nelle prime ore, sono stati dimessi dall’ospedale perchè, per loro, i test sono stati negativi. E migliorano anche le condizioni del primo ammalato, un ragazzo di 13 anni, trasferito nel reparto infettivi dell’ospedale di Chieti.
SCUOLA PRESIDIATA. La numerosa delegazione cipriota composta da 120 persone, tra atleti e accompagnatori, resta in isolamento alla scuola elementare De Jacobis, alla Gammarana, un edificio che da ieri è controllata da alcune guardie giurate. La vigilanza è stata predisposta dagli organizzatori della coppa. «Ce li abbiamo messi noi in comune accordo con le autorità sanitarie», spiega il patron dell’Interamnia Pierluigi Montauti, «per assicurare, fino a lunedì (giorno della partenza con un volo charter, ndr) la massima tranquillità alla delegazione di Cipro ed evitare l’assedio di curiosi, fotografi, cameramen e giornalisti». E i I ragazzi ciprioti hanno ricevuto, ieri pomeriggio, la visita-lampo del console di Cipro in Italia, Jakovos Giragosian. Giunto a Teramo intorno alle 16, Giragosian si è prima recato dagli atleti ricoverati all’ospedale Mazzini e nella scuola De Jacobis.
NESSUN TERAMANO. In mattinata si era diffusa la voce che tra le persone ricoverate ci fosse anche un teramano, ma sia il sindaco che fonti della Asl hanno smentito questa ipotesi. «Non ci sono teramani», dice il sindaco Maurizio Brucchi, «in ospedale ci sono solo ciprioti. Il collegamento costante con le autorità sanitarie ci consente di monitorare continuamente la situazione. Ancora una volta rivolgo un appello ai teramani a stare tranquilli».
PRONTO SOCCORSO. Anche ieri sono stati molti i cittadini che, temendo di essere stati contagiati, si sono presentati al pronto soccorso. Tante anche le chiamate arrivate al centralino del 118 e alla guardia medica. Va detto che da ieri la Asl ha deciso di non fa sostare al pronto soccorso gli atleti ciprioti che arrivano per essere visitati, ma di portarli direttamente nel reparto di pneumologia.
L’INFETTIVOLOGO. I nuovi dieci casi non stupiscono e nè allarmano Eligio Pizzigallo, direttore di malattie infettive dell’ospedale di Chieti. «Era ampiamente prevedibile», dice il docente universitario, «che ci fossero altri casi. Attualmente è difficile fare delle previsioni, ma è evidente che ogni giorno che passa senza che ci siano contagiati fuori dal gruppo di persone, è una conquista. Significa che si riesce a contenere il virus, non particolarmente virulento. Ai cittadini dico di non intasare il pronto soccorso. Meglio stare a casa e rivolgersi ai medici di famiglia e alla guardie mediche che sanno cosa fare». (ha collaborato Gaetano Lombardino)
SCUOLA PRESIDIATA. La numerosa delegazione cipriota composta da 120 persone, tra atleti e accompagnatori, resta in isolamento alla scuola elementare De Jacobis, alla Gammarana, un edificio che da ieri è controllata da alcune guardie giurate. La vigilanza è stata predisposta dagli organizzatori della coppa. «Ce li abbiamo messi noi in comune accordo con le autorità sanitarie», spiega il patron dell’Interamnia Pierluigi Montauti, «per assicurare, fino a lunedì (giorno della partenza con un volo charter, ndr) la massima tranquillità alla delegazione di Cipro ed evitare l’assedio di curiosi, fotografi, cameramen e giornalisti». E i I ragazzi ciprioti hanno ricevuto, ieri pomeriggio, la visita-lampo del console di Cipro in Italia, Jakovos Giragosian. Giunto a Teramo intorno alle 16, Giragosian si è prima recato dagli atleti ricoverati all’ospedale Mazzini e nella scuola De Jacobis.
NESSUN TERAMANO. In mattinata si era diffusa la voce che tra le persone ricoverate ci fosse anche un teramano, ma sia il sindaco che fonti della Asl hanno smentito questa ipotesi. «Non ci sono teramani», dice il sindaco Maurizio Brucchi, «in ospedale ci sono solo ciprioti. Il collegamento costante con le autorità sanitarie ci consente di monitorare continuamente la situazione. Ancora una volta rivolgo un appello ai teramani a stare tranquilli».
PRONTO SOCCORSO. Anche ieri sono stati molti i cittadini che, temendo di essere stati contagiati, si sono presentati al pronto soccorso. Tante anche le chiamate arrivate al centralino del 118 e alla guardia medica. Va detto che da ieri la Asl ha deciso di non fa sostare al pronto soccorso gli atleti ciprioti che arrivano per essere visitati, ma di portarli direttamente nel reparto di pneumologia.
L’INFETTIVOLOGO. I nuovi dieci casi non stupiscono e nè allarmano Eligio Pizzigallo, direttore di malattie infettive dell’ospedale di Chieti. «Era ampiamente prevedibile», dice il docente universitario, «che ci fossero altri casi. Attualmente è difficile fare delle previsioni, ma è evidente che ogni giorno che passa senza che ci siano contagiati fuori dal gruppo di persone, è una conquista. Significa che si riesce a contenere il virus, non particolarmente virulento. Ai cittadini dico di non intasare il pronto soccorso. Meglio stare a casa e rivolgersi ai medici di famiglia e alla guardie mediche che sanno cosa fare». (ha collaborato Gaetano Lombardino)