TERAMO
Omicidio colposo: il medico no vax interrogato per 3 ore e mezza / VIDEO
Rogatoria nell'inchiesta di Catanzaro che vede ai domiciliari Roberto Petrella: secondo il giudice c'è il rischio di reiterazione del reato, lui si è difeso e respinto ogni accusa
TERAMO. Pericolosità sociale e rischio di reiterazione del reato: queste le ragioni che hanno spinto il giudice delle indagini preliminari (Gip) di Catanzaro ad accogliere la richiesta di arresti domiciliari avanzata dalla Procura calabrese nei confronti di Roberto Petrella. Il medico 75enne no vax, questa mattina è stato interrogato per rogatoria dal giudice di Teramo Marco Procaccini. L'interrogatorio è durato tre ore e mezza. Lui si è difeso e respinto l'accusa. Attesa la decisione per la convalida (o meno) del provvedimento.
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Petrella è sotto inchiesta per omicidio colposo: le terapie consigliate telefonicamente a un suo paziente di Caserta ne avrebbero causato, lo scorso 8 dicembre, il decesso.
Una vicenda emersa nell'ambito di un'altra inchiesta, partita mesi fa e ancora in corso, che la magistratura di Catanzaro aveva avviato sulle posizioni no vax del medico. Da quel filone principale, tramite le intercettazioni telefoniche, è scaturito lo stralcio sulla morte di Gennaro S., camionista casertano di 68 anni che dal 2020 era in cura da Petrella.