Omicidio Melania, gli avvocati di Parolisi "Una traccia di sangue lo scagiona" / Foto
Sul corpo di Melania ci sarebbe una traccia lasciata dal polsino di un indumento a manica lunga con zigrinature. Per i legali è una prova chiave: il pomeriggio del 18 aprile 2009, come risulta anche dalle testimonianze video, il caporal maggiore indossava una maglietta a maniche corte
TERAMO. Una traccia di sangue presente sulla coscia destra di Melania Rea, lasciata dal polsino di un indumento a manica lunga con zigrinature, scagionerebbe Salvatore Parolisi. Per gli avvocati del caporalmaggiore in carcere con l'accusa di aver ucciso la moglie lo scorso 18 aprile nel bosco di Ripe di Civitella del Tronto (Teramo) sarebbe la firma del vero assassino. "Parolisi non può aver lasciato quei segni - dicono gli avvocati Nicodemo Gentile Valter Biscotti - perché quel pomeriggio, così come inequivocabilmente risulta da testimonianze anche video, indossava una t-shirt a maniche corte, quindi prive di polsini o altro elemento suscettibile di lasciare simili tracce".
FOTO La difesa: "Ecco le immagini che scagionano Parolisi"
I difensori del marito di Melania si chiedono come mai questo dato fondamentale sia stato trascurato inspiegabilmente dalla Procura di Teramo. Sulla gamba della vittima sono state rilevate tracce di sangue prodottesi per contatto con un indumento insanguinato sulla porzione di cute priva di sostanza ematica, dunque pulita. "Gli investigatori", dicono ancora i due avvocati, "citano testualmente 'una traccia di questo tipo che esibisce anche una ipotetica geometria e' presente sulla coscia destra ed è caratterizzata da piccoli segmenti paralleli verosimilmente riconducibili al contatto di qualche indumento insanguinati. Sembra quindi trattarsi proprio di un polsino insanguinato di indumento a manica lunga - aggiungono Gentile e Biscotti - perché le zigrinature dello stesso sono perfettamente rispondenti e compatibili alle tracce lasciate da tale tipo di indumento imbrattato di sangue in una zona pulita".
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I difensori del marito di Melania si chiedono come mai questo dato fondamentale sia stato trascurato inspiegabilmente dalla Procura di Teramo. Sulla gamba della vittima sono state rilevate tracce di sangue prodottesi per contatto con un indumento insanguinato sulla porzione di cute priva di sostanza ematica, dunque pulita. "Gli investigatori", dicono ancora i due avvocati, "citano testualmente 'una traccia di questo tipo che esibisce anche una ipotetica geometria e' presente sulla coscia destra ed è caratterizzata da piccoli segmenti paralleli verosimilmente riconducibili al contatto di qualche indumento insanguinati. Sembra quindi trattarsi proprio di un polsino insanguinato di indumento a manica lunga - aggiungono Gentile e Biscotti - perché le zigrinature dello stesso sono perfettamente rispondenti e compatibili alle tracce lasciate da tale tipo di indumento imbrattato di sangue in una zona pulita".
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