Perseguita i due fratelli e tenta di violentare la badante della sorella

12 Gennaio 2024

Un 58enne accusato di aver minacciato un congiunto con il forcone e di aver messo le mani al collo della familiare, bloccata sulle scale

TERAMO. È accusato di aver perseguitato e minacciato di morte i due fratelli e di aver tentato di violentare la badante di una sorella. Sono ipotesi di reato pesanti quelle per cui un 58enne teramano è finito a processo davanti al collegio presieduto dal giudice Francesco Ferretti (a latere Mariangela Mastro e Enrico Pompei). Ieri si è svolta la prima udienza con l’ammissione dei mezzi di prova.
I fatti, secondo la ricostruzione della Procura, si sono verificati da maggio del 2022 a settembre dell’anno scorso. I tre vivono in appartamenti distinti che si trovano nello stesso stabile e il 58enne fino a qualche anno fa viveva con la mamma e con la sorella disabile che ha bisogno di assistenza e quindi della presenza della badante. I rapporti, già difficili, sarebbero precipitati dopo la morte della mamma con l’uomo che, secondo l’accusa, in più occasioni avrebbe insultato i fratelli dal balcone di casa lanciando contro di loro oggetti di vario tipo. In un’occasione, sempre secondo l’accusa, avrebbe rincorso armato di un forcone il fratello gridandogli: «Ti squarcio, ti ammazzo, ti stritolo». Una volta avrebbe sfondato la porta della cucina del congiunto cercando di aggredirlo. Aggressioni anche nei confronti della sorella che in un’occasione avrebbe bloccato sulle scale con le mani al collo. Oltre che di atti persecutori nei confronti dei due congiunti, l’uomo è accusato anche di aver tentato di violentare la badante della sorella con la donna che negli ultimi tempi si chiudeva in camera con l’assistita. Così, a questo proposito si legge nella richiesta di giudizio immediato: «Costringe la donna a chiudersi in camera con l’assistita per evitare di essere aggredita; talvolta la spintona». In varie occasioni l’uomo, sempre secondo l’accusa ipotizzata della Procura, l’avrebbe molestata e toccata nelle parti intime . E ancora, si legge sempre negli atti, «impedisce che gli altri fratelli entrino in casa e si ci provano li respinge con violenza». Prossima udienza del processo a febbraio con l’audizione delle persone offese.(d.p.)
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