TERAMO. Nessuna informazione né invito anche solo informale. Sarebbe addebitabile a queste due mancanze l’assenza di Gianluca Pomante, o di un suo delegato, alla proclamazione degli eletti in Comune. Alle polemiche innescate dalle defezioni di gran pare dei consiglieri di opposizione che non hanno partecipato alla cerimonia in municipio replica lo stesso ex candidato sindaco. «Essendo fuori città per lavoro da lunedì mi sarebbe stato comunque impossibile essere presente», osserva, «ma avrei certamente delegato qualcuno a rappresentarmi, se avessero avuto il buon gusto d’informarmi». Pomante ricorda che la proclamazione degli eletti è un semplice passaggio amministrativo. «Qualora si voglia comunque annoverarla tra gli eventi organizzati dal sindaco», precisa, «la prassi istituzionale avrebbe richiesto un invito, anche informale». Secondo il rappresentante dei movimenti civici «l’occasione sarebbe stata adeguata anche per riportare un clima di serenità, con la formulazione ufficiale delle scuse da parte del sindaco Brucchi per l’appellativo di “buffoni” rivolto agli avversari e ai loro elettori». L'ex candidato sindaco, inoltre, attribuisce a una sorta di "timore reverenziale" le critiche mosse dai rappresentanti grillini al resto dell'opposizione. «Diversamente non sentirebbero la necessità di scagliarsi ad ogni occasione contro il nostro gruppo», conclude, «in una strana analogia con maldestri sostenitori del centrodestra». (g.d.m.)

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