TERAMO

Presunta multa non pagata, il giudice di pace annulla l'ingiunzione del Comune

"Importante successo" per Federconsumatori Abruzzo a difesa dei cittadini. Ecco il racconto della vicenda

TERAMO. Il giudice di pace ha annullato un'ingiunzione emessa dal Comune nei confronti di una donna per una presunta multa non pagata. Ne dà notizia Federconsumatori Abruzzo, parlando di "un importante successo". Nel dettaglio, il verbale di contestazione per una violazione al codice della strada, notificato alla cittadina nell’ottobre 2020, era stato pagato in misura ridotta tramite bonifico bancario entro i cinque giorni previsti dalla notifica.

Tuttavia, inaspettatamente, nel marzo scorso la donna ha ricevuto un’ingiunzione di pagamento dal Comune per il mancato saldo della multa, con un importo più che raddoppiato rispetto alla sanzione originale. Lei, difesa dall’avvocato Mirko Luciani, ha però impugnato l'ingiunzione, dimostrando che il pagamento era stato regolare e conforme all’articolo 202 del codice della strada, che prevede che il trasgressore possa pagare la sanzione attraverso vari strumenti, incluso il bonifico bancario, se l’amministrazione lo consente, come era il caso.

Tuttavia la difesa del Comune sosteneva che, pur essendo il bonifico un mezzo di pagamento valido, si doveva considerare la data di valuta, cioè il momento in cui l’importo viene accreditato sul conto corrente dell’Ente. Di conseguenza si riteneva che l’effetto solutorio non si fosse verificato nel momento in cui il bonifico era stato effettuato, ma solo quando l'importo era stato ricevuto. In altre parole, secondo Palazzo di Città la multa non sarebbe stata pagata entro i cinque giorni previsti.

L’avvocato Luciani, per contro, ha sostenuto che la norma non specifica alcuna condizione particolare relativa all’effetto solutorio per i pagamenti tramite bonifico bancario e che nel verbale notificato non vi era alcun richiamo a tale dettaglio. Il giudice di pace ha accolto questa linea difensiva, ritenendo che la cittadina avesse adempiuto correttamente ai propri obblighi entro i termini stabiliti. L’ingiunzione di pagamento è stata così annullata, con il riconoscimento del corretto comportamento della donna.

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