TERAMO
Processo acqua Gran Sasso, i carabinieri in aula: coesistenza difficile / VIDEO
Il comandante del Noe parla di condominio impossibile tra acquifero, laboratori, gallerie autostradali e acquedotto
TERAMO. A due anni dalla prima udienza, il processo sull'acqua del Gran Sasso entra nella fase dibattimentale. Sul banco degli imputati i vertici dell'Istituto di fisica nucleare, di Strada dei Parchi e gli ex della Ruzzo Reti.
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Ieri, dopo il rigetto da parte del giudice Domenico Canosa di tutte le eccezioni sollevate dalle difese degli imputati, si è svolta infatti l'audizione del primo teste citato dalla Procura, il comandante dei carabinieri del Noe di Pescara Antonio Spoletini, che, illustrando le attività svolte dal nucleo ecologico, ha parlato del sistema Gran Sasso come di «un condominio impossibile», dove la convivenza tra acquifero e strutture antropiche quali laboratori, gallerie autostradali e acquedotto «è particolarmente complicata».
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