L'elicottero del 118 intervenuto per portare soccorso a Roseto, nel riquadro il piccolo Elidion Bufi (foto Luciano Adriani e Luca Venanzi)

Roseto, annega a 6 anni, la madre gli aveva detto di non tuffarsi

Il bambino è sfuggito al controllo ed è andato lo stesso a fare il bagno, ma è stato sopraffatto dalla corrente. Il corpo trovato vicino al pontile

ROSETO. Tragedia in mare a Roseto. Alle 17 circa, a sud del pontile, è stato ritrovato il corpo di un bimbo di 6 anni annegato, Elidion Bufi, di origine albanese ma nato in Italia e residente a Roseto. È successo tutto in pochi istanti. Sul posto sono intervenuti immediatamente i volontari della Croce rossa e anche un elicottero del 118. I soccorritori hanno tentato di rianimarlo in tutti i modi ma non c’è stato nulla da fare. Secondo una prima ricostruzione dell’accaduto, il bambino era al mare con la madre e i suoi due fratelli, il più grande di 13 anni e il più piccolo di 11 mesi, nel piccolo lembo di spiaggia libera a nord tra il lido Orsa minore e il pontile. Il mare era leggermente mosso ma il bambino voleva entrare in acqua. La madre non voleva che suo figlio si facesse il bagno perché il vento si stava alzando e temeva che potesse esserci del pericolo, ma lo ha perso di vista per un attimo (pare stesse cambiando il pannolino al figlio più piccolo) e il bambino è corso a tuffarsi in acqua. Il piccolo Elidion però non è riuscito a resistere alla corrente e ha iniziato ad annaspare ingerendo acqua e perdendo i sensi. La corrente lo trascinato verso sud, sotto il pontile, nelle cui vicinanze è stato ritrovato il corpo. I soccorritori non hanno potuto fare nulla. «Siamo stati avvertiti subito», racconta uno dei volontari della Croce rossa, «e siamo accorsi qui sul posto. Sono arrivati anche l’elicottero, l’automedica di Silvi e gli uomini della capitaneria di porto. Abbiamo preso il defibrillatore cercando di rianimarlo per circa quaranta minuti ma aveva bevuto troppa acqua e non c’è stato nulla da fare». Alle 17.40 i medici hanno dovuto constatare il decesso.
Nella zona del pontile, ma 70 metri più a nord, c'era il bagnino ma, data la distanza, non ha potuto accorgersi del momento dell’entrata in acqua del bambino. La madre è stata la prima a lanciare l’allarme non vedendo più il figlio, e poco dopo, la terribile scoperta. Il padre era fuori per lavoro a Roma. Sul posto si è radunata subito una folla e i vigili urbani, insieme ai carabinieri, hanno allontanato la madre visibilmente agitata portandola all’ufficio locale marittimo vicino al pontile. La donna è svenuta per lo choc. Il corpo del bambino è stato coperto da un lenzuolo verde protetto da un muro di sassi.
Dopo circa un’ora e mezza è arrivato il carro funebre che ha prelevato il corpo del piccolo. Secondo la testimonianza di una ragazza, che era con il fratello maggiore del bambino annegato, pare che il bambino sia stato ritrovato a pancia in su, mentre secondo altri testimoni il corpo galleggiava in posizione prona. La famiglia, di origine albanese, è perfettamente integrata nella comunità rosetana e abita vicino a piazza Ungheria, a sud di Roseto. Nello stesso tratto di mare la scorsa estate aveva perso la vita un sub romano.

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