ROSETO. Un dolore improvviso seguito da un lamento e il corpo che cade pesantemente a terra. Sono gli ultimi istanti di vita di Giancarlo Bosica, 49 anni, morto la notte tra domenica e lunedì nella sua abitazione in via Toscana a Roseto. Come molti rosetani era rimasto sveglio fino a tardi per seguire in diretta alla televisione i risultati del ballottaggio per l’elezione del nuovo sindaco, quando intorno alle due ha avvertito una fitta talmente lancinante da fargli perdere i sensi. L’urlo e il secco tonfo ha fatto immediatamente intervenire la moglie, in quel momento in un’altra stanza insieme ai tre figli, la quale quando è giunta nella sala dove si trovava il marito e lo ha visto a terra ha fatto scattare i soccorsi.

Dopo pochi minuti è giunta sul posto dall’ospedale di Giulianova l’ambulanza con a bordo il medico e l’infermiere, i quali hanno iniziato le manovre di rianimazione che però non hanno dato l’esito sperato nonostante si siano protratte a lungo e siano state effettuate con l’ausilio di attrezzature sanitarie avanzate. A quel punto il medico non ha potuto fare altro che costatare il decesso dell’uomo, mentre tra i familiari nel frattempo accorsi iniziavano scene di disperazione.

La morte improvvisa di Giancarlo Bosica ha colto di sorpresa non solo i parenti, ma anche i numerosi amici che lo conoscevano come una persona sportiva e, per questo motivo, sempre molto attenta al suo stato di salute. L’uomo faceva parte del gruppo ciclistico “Tano Belloni” di Roseto, i cui componenti si danno appuntamento ogni giorno al bar “Verde vita” da dove poi partono per le escursioni sulle bici da strada. «L’ultima volta che siamo usciti insieme è stato sabato», dice Sandro Maggitti, uno degli amici del gruppo ciclistico, «ed era particolarmente in forma tanto che ha tirato il gruppo per un lungo tratto. Non riesco proprio a spiegarmi cosa possa essere successo, anche perché si era sottoposto a un’accurata visita di controllo, con prova da sforzo cardiaca, non più di un mese fa». Il funerale si terrà oggi pomeriggio alle 16 nella parrocchia del Sacro Cuore.

Federico Centola

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