Roseto, il sindaco revoca il secondo divieto di balneazione
È stato il comandante dell’ufficio marittimo di Roseto, Domenico Perruni, a provvedere personalmente (nella foto) alla rimozione dei cartelli
ROSETO. Domenica mattina, ore 11: il comandante dell’ufficio marittimo di Roseto, Domenico Perruni, provvede personalmente (nella foto) a rimuovere i cartelli di divieto di balneazione dalla spiaggia di Roseto. Poco dopo il Comune comunica che il sindaco Enio Pavone ha firmato una nuova ordinanza con la quale si revoca il divieto di balneazione nel tratto di mare antistante la spiaggia tra “Lido Nettuno” e “Bagni Marini”. «I risultati delle analisi effettuate dall’Arta», si legge nella breve nota del Comune, «attestano la conformità dei valori microbiologici delle acque. Il tratto interessato torna ad essere fruibile così come era già l’intero tratto di mare della città di Roseto».
Poche parole per cercare di far capire a turisti e residenti che l’incubo è finito e che possono tornare a fare il bagno nel mare di Roseto, anche in quei tratti che qualche giorno prima erano stati dichiarati contaminati. Non tutti, però, credono che le sostanze inquinanti possano essere svanite in così poco tempo, così cercano risposte dall’unica autorità presente in quel momento sulla spiaggia. Decine di bagnanti hanno infatti circondato il comandante del Locamare per chiedere maggiori informazioni. Ma, soprattutto, per capire perché si verificano questi inconvenienti con tanta frequenza. È infatti la seconda volta che il primo cittadino è costretto a emanare un’ordinanza di divieto di balneazione per preservare i bagnanti dalla contaminazione di sostanze nocive rilevate dai tecnici dell’Arta. «Sono venuto a Roseto perché mi sentivo garantito dalla bandiera blu», dice sconsolato un turista bresciano, «ma a quanto pare si tratta di un riconoscimento che non corrisponde alla realtà, con l’aggravante che trae in inganno tanti turisti come me». (f.ce.)
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