NOTARESCO

Speed scout, ecco perché le multe possono essere annullate

Così il giudice di pace motiva la decisione di cancellare 27 verbali per eccesso di velocità: «La norma prevede cartelli ben visibili e installati con adeguato anticipo»

NOTARESCO. L’omesso impiego di adeguati cartelli di presegnalazione del rilevamento della velocità tramite apparecchiature elettroniche, e l’omessa indicazione nel verbale della distanza tra il segnale stradale di avviso e le apparecchiature di controllo della velocità. Al giudice di pace del tribunale di Teramo Maurizio Piscione è bastato esaminare solo questi dei tanti motivi di opposizione elencati dai ricorrenti per annullare 27 verbali della polizia locale di Notaresco, inflitti nei mesi scorsi grazie all’apparecchiatura denominata speed scout ad altrettanti automobilisti residenti in diversi comuni del Teramano per il superamento dei limiti di velocità sulla statale 150.

La motivazione della prima sentenza emessa a seguito dei ricorsi (che sono nel complesso circa 300), curati dall’avvocato e consigliere comunale di Notaresco Daniele Di Furia e raccolti dal comitato fondato da Michele Petrosino, si basa esclusivamente sul fatto che, scrive il giudice, «nel verbale di contestazione nulla si riferisce in ordine alla segnaletica installata ed al rispetto delle distanze tra il segnale e il luogo di accertamento». Secondo Piscione «dalle riproduzioni fotografiche prodotte in atti dall’amministrazione si rivelano segnali stradali generici di controllo della velocità, comunque privi di certezza sia in riferimento al luogo dell’accertamento effettuato, sia in riferimento alla distanza dall’apparecchiatura di controllo. Anzi le foto che riproducono il veicolo oggetto di accertamento dimostrano senza dubbio che il medesimo transitava a brevissima distanza dall’apparecchiatura di controllo».

Il giudice di pace ricorda come la Cassazione abbia sancito che vada data «idonea informazione dell’installazione e conseguente utilizzazione dei dispositivi di rilevamento elettronico della velocità» e che la norma preveda che «le postazioni di controllo devono essere preventivamente segnalate e ben visibili», evidenziando che «i segnali preventivi devono essere installati con adeguato anticipo».
Nel frattempo, sull’attività di speed scout condotta a Notaresco è partita un’inchiesta penale che il pm Davide Rosati ha affidato alla Polstrada.
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