Strisce blu, l’attacco di Fracassa: «Stalli più stretti del dovuto»

8 Marzo 2023

Il consigliere munito di fettuccia metrica mostra ai giornalisti che ai posti auto mancano 30 centimetri «Il Comune non fa nulla per sanare questa irregolarità, dovrebbe annullare il contratto con la ditta»

TERAMO. Strisce blu: il consigliere di Futuro In Franco Fracassa non molla e dalle interrogazioni in consiglio comunale si sposta in strada, armato di metro, per dimostrare le irregolarità del nuovo sistema dei parcheggi a pagamento e invocare il ripristino della legalità. Un singolare appuntamento quello che Fracassa ha dato ieri ai giornalisti, in via Savini, per tornare sulla gestione del servizio affidato dal Comune alla Easy Help. Munito di perizia che lui stesso ha commissionato a un geometra e della classica fettuccia metrica, il consigliere ha rimarcato quanto sostiene da mesi: «I parcheggi blu ridisegnati hanno una dimensione inferiore a quella che dovrebbero avere secondo il codice della strada e la convenzione firmata fra la società che li gestisce e il Comune: ben trenta centimetri in meno in larghezza. Gli stalli dovrebbero essere di cinque metri per due e cinquanta. Invece sono di cinque metri per due metri e trenta. Questo ha consentito di realizzare più stalli in modo irregolare. Mi chiedo perché il Comune non intervenga. L'ho sollecitato più volte, senza esito. Ho diffidato la giunta e i dirigenti, mi sono sentito dire solo che la società ha garantito che è tutto in regola. Queste irregolarità, che riguardano anche gli stalli per disabili, vanno sanate e il Comune dovrebbe annullare il contratto. Mi aspetto che lo faccia il nuovo sindaco», ha aggiunto il consigliere, annunciando che ogni settimana convocherà la stampa nelle aree dei parcheggi blu per dimostrare come la non conformità sia diffusa.
C'è poi la questione multe: come noto alla scadenza del ticket scatta la sanzione da 40 euro circa. «Un grave danno per gli automobilisti, che non sono neppure consapevoli di questa circostanza mancando la cartellonistica necessaria. Un sistema che va a discapito anche del commercio del centro, dove la gente non vuol fermarsi più», conclude Fracassa. La ricaduta sugli affari viene confermata da Sergio Di Giuseppe, titolare del bar Saten di via Savini: «Tanti clienti sono stati multati, non c'è tolleranza e questo disincentiva la sosta. A ciò si aggiunga che ora i parcheggi si pagano anche durante la pausa pranzo e questo è un ulteriore motivo per non fermarsi in centro storico», commenta l'imprenditore.
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