Teramo, anziano derubato di 4.500 euro dal finto avvocato 

Secondo colpo in città. La truffa messa in atto con la scusa del figlio coinvolto in un incidente

TERAMO. Due casi in meno di venti giorni. Il falso avvocato torna a colpire in città mettendo a segno un truffa da 4500 euro ai danni di un pensionato di 80 anni residente a San Nicolò. La tecnica usata è sempre la stessa: la telefonata per dire che il figlio ha avuto un incidente stradale, che è stato trovato con l’assicurazione scaduta e che servono soldi per «sistemare la pratica ed evitare l’arresto». Anche questa volta nessun intoppo per i truffatori: l’anziano è andato all’ufficio postale, ha ritirato il denaro e con questi si è presentato all’appuntamento con il malvivente o un suo complice. Che fosse una truffa lo ha scoperto un’ora dopo quando ha chiamato il figlio. Poi la denuncia ai carabinieri, le prime indagini e per l’anziano uno stato di angoscia che difficilmente lo abbandonerà.
Quella al pensionato segue di qualche settimana l’altra messa a segno ai danni di una donna di 80 anni che al finto avvocato ha consegnato soldi e gioielli per un bottino complessivo di 4mila euro. Anche in questo caso stesso copione. L’anziana ha ricevuto la telefonata di un uomo che, presentandosi come un avvocato che aveva avuto quel numero proprio dal figlio, le ha detto che il familiare aveva avuto un incidente, che stava bene ma che era stato trovato con l’assicurazione scaduta. Ha chiesto soldi per la sua parcella all’anziana che in casa aveva 100 euro e gioielli. E proprio i preziosi ha consegnato al complice del finto avvocato che dopo qualche ora si è presentato nella sua abitazione. Anche questa volta la scoperta qualche ora dopo con la telefonata al figlio, anche in questo caso un senso di angoscia che non l’abbandonerà più. Sui due colpi, forse riconducibili allo stesso autore, indagano i carabinieri che ancora una volta lanciano l’appello: «Non fidatevi, chiamate subito, avvisate i vostri familiari». Ma quando gli anni pesano nulla è semplice. Ed allora ecco i falsi operai dell’Enel, i falsi medici, i falsi ispettori, i falsi avvocati pronti ad approfittarne. Intanto, mentre i colpi non si arrestano, alla commissione giustizia alla Camera ormai da mesi si lavora ad una nuova norma per inasprire le pene per chi truffa gli anziani. Ma i tempi, come succede spesso in questo Paese, certamente non sono celeri.(d.p.)
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