Teramo, murales da guiness nella scuola media
Si estende per oltre 50 metri, il progetto è nato per abbellire i muri oggetto degli interventi di riparazione dopo il sisma
TERAMO. Oltre 50 metri lineari per un laboratorio creativo che mira a entrare tra i primati italiani: si chiama "Work in progress" ed è l'iniziativa della scuola media statale Mario Zippilli di Teramo che, per prevenire la dispersione scolastica, ha ideato un progetto - su idea del professore Mauro Di Giuseppe - che ha per protagonisti i ragazzi del terzo anno (sebbene si tratti di un progetto aperto a chiunque voglia parteciparvi) che, da un anno, stanno realizzando un murales sulle mura interne della scuola. L'occasione è stata offerta dal sisma del 2016, quando professore e alunni hanno pensato di abbellire i muri oggetto di piccoli interventi di riparazione e da lì passo verso una vera e propria progettualità è stato breve. Il murales in questione, infatti, copre attualmente oltre 50 metri lineari e, in sintonia con il nome stesso che lo contraddistingue, punta a proseguire nella sua crescita per divenire uno dei più grandi murales mai fatti in un edificio scolastico.
«Si tratta - spiega con più precisione il dirigente scolastico Lia Valeri - di un laboratorio creativo nel quale ogni alunno si mette in gioco apportando le sue idee a un progetto originario di base. Ovviamente, non è da trascurare l'aspetto metodologico: attraverso questo tipo di attività, infatti, gli studenti sono chiamati anche a mettere in pratica strumenti di cui devono essersi appropriati in aula». Il murales si trasforma così in un'occasione di potenziamento delle competenze nell'arte e nella storia dell'arte, oltre alla possibilità di valorizzare gli spazi della scuola, che ognuno sente in qualche modo più sua. «Non solo - continua la Valeri - il progetto mira a creare un apprendimento cooperativo, di integrazione e socializzazione degli alunni. Senza dimenticare l'ambizioso obiettivo di entrare nel Guiness dei Primati».